“Il giorno dei morti”, in scena l’opera di Maurizio de Giovanni
Abitare un teatro nel cuore del centro antico di Napoli per ventiquattro anni ha insegnato a riconoscere il ruolo fondamentale della memoria nella costruzione del futuro, in una città sedimentaria che presenta uno strato per ogni epoca, conservando il genius loci.
Come questa città abbia saputo far durare una simile varietà, una simile teoria infinita di menti e volti sempre diversi, senza perdere la sua solida e inconfondibile identità culturale è un mistero, ancora oggi, affascinante.
Sulla scorta di queste indicazioni Il Pozzo e il Pendolo Teatro dedica la sua ventiquattresima stagione, da novembre ad aprile, alla “memoria del futuro”, progetto articolato tra programmazione teatrale e una serie di appuntamenti “extra”, che accenderanno i riflettori, concretamente e metaforicamente, anche su alcune delle location più belle e meno note della Campania.
“Il passato – sottolinea la direttrice artistica Annamaria Russo – è un cuore pulsante, capace di pompare linfa vitale che fertilizza il presente per consentire al futuro di germogliare. Ipotizzare un progetto artistico radicato in un tessuto socio culturale, nel quale la trama del passato s’intreccia con l’ordito del futuro, rappresenta una sfida impegnativa, ma entusiasmante. Significa potersi ancorare alle salde radici di una tradizione millenaria che alimentano un crogiuolo di fermenti innovativi”.
Quindici spettacoli in scena daranno vita all’articolata stagione teatrale 2023/2024, ai quali si affiancheranno le inimitabili Cene con delitto e La tombola dei fantasmi, che hanno reso originale l’attività dello spazio eventi di Palazzo Petrucci, e altri eventi in via di programmazione.
A inaugurare la stagione teatrale, sabato 4 novembre (in replica domenica 5), sarà Il giorno dei morti di Maurizio de Giovanni, con Paolo Cresta e Ramona Tripodi, musiche di Luca Toller, adattamento e regia Annamaria Russo. Napoli, autunno 1931, il commissario Luigi Alfredo Ricciardi avvia un’indagine non autorizzata sulla morte, apparentemente accidentale, di un orfano.
L’incredibile e triste storia di Raimondo de Sangro prenderà vita, sabato 11 novembre (in replica domenica 12), nello spettacolo L’ultima notte del Principe di Sansevero, con Marco Palumbo e Andrea De Rosa, di Annamaria Russo e Ciro Sabatino.
La storia universale dell’avvento del Redentore è raccontata da tre prospettive diverse in Nel nome della madre di Erri De Luca, con Rosalba di Girolamo e l’adattamento di Annamaria Russo, al debutto in scena sabato 9 dicembre (in replica domenica 10).
Marco Palumbo e Andrea De Rosa saranno interpreti, da sabato 16 dicembre (in replica domenica 17), di Racconto d’inverno di Henry James, adattamento e regia di Annamaria Russo. una storia di paura, la più classica delle ghost story capace di far correre brividi lungo la schiena.
Da sabato 23 dicembre (repliche fino al 30) il Pozzo e il Pendolo Teatro presenta Canto di Natale di Charles Dicken, la più bella storia sul Natale mai scritta, con Paolo Cresta e Carlo Lomanto, adattamento e regia di Annamaria Russo, spettacolo cult giunto al suo diciottesimo anno di rappresentazione.
La sala partenopea di Piazza San Domenico, per l’occasione, trasformerà i propri spazi in un salotto d’altri tempi, dove non mancherà proprio nulla: dalla poltrona da ‘sprofondo’ al plaid, per rendere più familiare la serata, fino alle piccole leccornie che rendono dolci le serate natalizie.
Tra nuovi e inediti allestimenti, spettacoli di repertorio la programmazione di gennaio vedrà in scena La piccola fiammiferaia di Christian Andersen (debutto), Per mano mia di Maurizio de Giovanni, L’ultimo viaggio di Sindbad (debutto indoor) di Erri De Luca e L’amico ritrovato di Fred Uhlman
A febbraio saranno in scena La meccanica del cuore Mathias Malzieu, Il giuramento di Claudio Fava (debutto) e l’originale Andar per fantasmi.
La programmazione del mese di marzo proporrà Tre volte all’alba di Alessandro Baricco (debutto), Una pura formalità di Pascal Quignard e Il racconto dell’ancella di Margaret Atwood (debutto).
Il Pozzo e il Pendolo Teatro di Napoli propone, così, la sua nuova stagione di attività, in cui passato, presente e futuro proveranno a giocare le loro carte migliori, con lo stile e l’identità che ne hanno sempre contraddistinto le linee programmatiche e artistiche.
Un luogo che si fa teatro solo a patto che questo diventi comunicazione vera, voglia di passarsi storie, suggestioni, sorrisi, ricordi. Un luogo in cui recuperare i tempi ed il calore dell’incontro tra persone, dove condividere momenti, emozioni, divertimento.