Sequestrata fabbrica abusiva di fuochi d’artificio tra le case
Pronti a vendita a feste patronali: denunciata una persona
Un soggetto denunciato all’Autorità Giudiziaria per il reato di detenzione e vendita illecita di fuochi d’artificio, un’intera struttura abusiva adibita alla fabbricazione di “botti” illegali sottoposta a sequestro, unitamente a circa 30 kg di polvere pirica, ricavata dalla presenza di diverse materie prime (carbone, nitrato di potassio e zolfo), diversi manufatti pirotecnici di fattura artigianale pronti ad essere immessi sul mercato, una pressa nonché diversi accessori utilizzati per la loro produzione.
Questo è il bilancio complessivo di un’operazione effettuata dai militari del Comando Provinciale di Caserta nell’ambito dei costanti controlli orientati al contrasto della vendita illecita di prodotti pirotecnici privi dei requisiti minimi di sicurezza in occasione delle festività patronali.
Le Fiamme Gialle della Compagnia di Capua, all’esito di una specifica attività di monitoraggio, sono intervenute nel Comune di Vitulazio, dove è stato individuato, tra le campagne, un caseggiato precedentemente adibito a fabbrica di prodotti pirotecnici e dismesso ormai da diverso tempo. L’accesso presso tale struttura consentiva di sorprendere un cittadino di nazionalità italiana intento alla produzione di “botti” in assenza di qualsivoglia autorizzazione prevista dalla vigente normativa ed in condizioni estremamente pericolose e instabili.
I finanzieri con l’ausilio degli artificieri dei Carabinieri di Caserta hanno immediatamente provveduto a mettere in sicurezza i prodotti pirici evitando così che la fabbrica continuasse a rappresentare una pericolosa minaccia per gli ignari residenti della zona.
Il contrasto al commercio illegale di materiale pirotecnico, oltre a colpire le attività e i guadagni illeciti della criminalità e salvaguardare il rispetto delle regole e della legalità economica, è volto a tutelare i cittadini dal rischio di acquistare prodotti pericolosi e di dubbia provenienza.
Si precisa che i soggetti coinvolti, dei quali comunque non si menzionano le generalità, sono da ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva e, in ogni caso, i provvedimenti sono stati adottati senza il contraddittorio con le parti e con le difese e che il contraddittorio avverrà innanzi al Giudice terzo, che potrà valutare anche l’assenza di ogni forma di responsabilità in capo agli indagati.