CASERTA – Nicola Palmieri è il nuovo presidente dell’ANASB, associazione nazionale allevatori specie bufalina. La nomina è avvenuta questa mattina presso la sede dell’associazione a Caserta. Al giovane imprenditore salernitano e al comitato direttivo vanno gli auguri di buon lavoro di Coldiretti Campania. Il neo presidente è un agronomo, erede e manager dell’azienda agricola multifunzionale Tenuta Vannulo di Capaccio, famosa per la produzione di mozzarella di bufala a chilometro zero, affiancata da prodotti a base di latte di bufala come lo yogurt, il gelato e il cioccolato. Palmieri è anche un dirigente di Coldiretti, con il ruolo di vicepresidente della sezione di Capaccio-Paestum.
Completano il comitato direttivo di ANASB il vicepresidente Gabriele Di Vuolo (Cancello Arnone, Caserta), Romano Realacci (Latina), Pasquale Cirillo (Cancello Arnone, Caserta), Davide De Prosperis (Frosinone), Damiano Altieri (Eboli), Achille De Vecchi (Milano). Al nuovo organismo dirigente sono andate le felicitazioni di Giacomo Bertolini, direttore dell’ANASB, che ha evidenziato la qualità della rappresentanza degli allevatori bufalini italiani, alla quale è affidato il compito di promuovere ed attuare le iniziative che possono utilmente contribuire al miglioramento, alla valorizzazione ed alla diffusione del bestiame bufalino nazionale. Nel quadro delle direttive del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali e delle Regioni, l’associazione cura, attraverso la commissione tecnica centrale del libro genealogico della specie bufalina, l’espletamento del lavoro di selezione, incoraggia studi di ricerca e promuove manifestazioni zootecniche che mettano in evidenza i progressi realizzati.
“A nome della federazione regionale – sottolinea Salvatore Loffreda, direttore di Coldiretti Campania – esprimo al presidente Nicola Palmieri i migliori auguri di buon lavoro. Sono certo che saprà portare nell’associazione degli allevatori bufalini le sue competenze e l’esperienza della sua azienda. Nella grande famiglia della zootecnia regionale, il comparto bufalino rappresenta un’assoluta eccellenza, un fiore all’occhiello per l’economia regionale e nazionale. Occorre continuare a lavorare per migliorare le capacità produttive, nel rispetto del benessere animale, della qualità e della tracciabilità”.