Italiani e stranieri impegnati al Parco degli Aranci con la biblioteca vivente e la realizzazione di un murales

Venerdì 25 marzo dalle ore 15 alle ore 18 insieme ai volontari del quartiere

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Sarà la villetta del Parco degli Aranci l’area prescelta questa settimana per ospitare le nuove attività promosse nell’ambito dei progetti Fa.B. e LGNet. Appuntamento già fissato per venerdì 25 marzo dalle ore 15 alle ore 18. Per l’occasione i volontari e i minori stranieri non accompagnati – ospiti delle strutture di Cidis – insieme ai residenti e ai rappresentanti del comitato ‘Villetta Parco Aranci’ realizzeranno un murales in via degli Oleandri e daranno vita alla biblioteca vivente. Due attività per favorire l’inclusione sociale e promuovere buone pratiche di cittadinanza attiva. ‘La biblioteca vivente – spiega Daniela Monfreda, responsabile di una delle tre strutture Cidis – è un momento di incontro e confronto tra le persone. Un vero e proprio scambio, fatto di storie e testimonianze, per alimentare la partecipazione e l’ascolto. Un modo per raccontare il mondo dell’accoglienza e dell’integrazione. E quindi anche se stessi’. ‘Creare opportunità di confronto per i giovani in un contesto difficile – fa notare Assunta Di Rauso, referente del comitato ‘Villetta Parco Aranci’ – significa consentire loro di crescere in un ambiente più sano e creare un legame con il quartiere che li spingerà ad amare il territorio in cui vivono e a prendersene cura. Anche da adulti’. Tutti insieme, italiani e stranieri, grandi e piccoli, potranno poi esprimere sogni e idee e dare sfogo alla loro creatività attraverso la realizzazione di disegni e graffiti sulle pareti esterne della villetta. Il murales è una delle iniziative promosse dalla cooperativa sociale ‘Csc – Credito senza Confini’, di cui è referente Hasnae Guettaya, nell’ambito del progetto ministeriale LGNet Assistenza emergenziale, co-finanziato dal Fami (Fondo asilo migrazione e integrazione) dell’Unione europea. La biblioteca vivente è invece una delle attività di punta di FA.B. (Family based care for children in migration) un progetto internazionale che oltre all’Italia, coinvolge anche Grecia, Spagna, Malta e Cipro, finalizzato a sostenere e diffondere l’accoglienza dei minori stranieri in famiglia.

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