LUCCA – Esce oggi, in concomitanza con il 161° anniversario dell’Unità d’Italia, il diciassettesimo volume della Collana “Italiane”, edita da Pacini Fazzi di Lucca e diretta da Nadia Verdile. Dedicato ad “Anita”, 125 pagine, 8 euro, il libro racconta la biografia di Ana Maria de Jesus Ribeiro che non nacque in Italia ma che l’Italia volle. A scriverla Marilena Lucente, casertana di adozione, pugliese di nascita. Docente e scrittrice, i suoi studi spesso si sono intrecciati in un percorso professionale variegato, accompagnato sempre dalla scrittura. «Una nuova uscita – dice Francesca Fazzi, l’editrice – per la collana Italiane che torna ad incontrare il suo pubblico in libreria: proprio in occasione della data dell’unità d’Italia esce la biografia di Anita scritta da Marilena Lucente. Una ripartenza che è un omaggio ai valori fondanti della nostra comunità nazionale letti ancora una volta con lo sguardo rivolto a quella metà nascosta della storia che ne rivela aspetti inediti e preziosi per la ricomposizione di una identità più complessa, aperta a nuove sollecitazioni e ricca di stimoli». Nata per restituire visibilità alla donne che hanno fatto l’Italia ma di cui si è persa troppo spesso la memoria, la Collana Italiane continua a riscuotere consensi e cresce in attenzione da parte del pubblico. «Scrivere questo libro – spiega Marilena Lucente – per me è stato, prima di tutto incontrare Anita, conoscere la sua storia, leggere di lei, e posso dire che ogni singolo giorno che ho dedicato allo studio e alla scrittura è stato un giorno entusiasmante, sorprendente, ma anche pieno di molte riflessioni. Anita era e resta affascinante. L’aspetto nuovo per me è stato portare la biografia, la passione per le vite del passato, soprattutto quelle dimenticate, non nei territori della narrativa e del teatro – era accaduto con Bernardina Pisa, la moglie di Masaniello, con le figure del mito – ma nella strada in salita della precisione storica. Insomma, ho avuto a lungo timore, di sbagliare, di non essere abbastanza precisa, di non saper leggere bene i documenti, insomma fare quelle attività che alle storiche e agli storici sono naturali. Ma ho proseguito, anche per il piacere della sfida. Con la consapevolezza che la storia dell’Italia, e soprattutto quella del Risorgimento, sarà completa quando avremo raccontato anche la storia delle donne che sono state protagoniste degli eventi e dei giorni che ci hanno reso quello che siamo. In totale affinità con la collana Italiane diretta da Nadia Verdile, che ringrazio ancora per avermi reso partecipe del progetto editoriale di Pacini Fazzi Editore». È difficile, raccontando la storia di Anita, districare storia e leggenda. Oltre i particolari romantici Anita condivise veramente gli ideali politici del suo Josè e lo seguì ovunque in viaggi e battaglie. La ricordiamo col cognome del marito, Garibaldi, ma fu donna di prima linea per sue qualità e suo pensiero. «Un racconto appassionato, rigoroso, emozionante – conclude la direttrice Nadia Verdile – che dalla penna felice di Marilena Lucente restituisce fasci di luce sulla vita di una donna che visse la fortuna e il peso di amare un uomo ingombrante. Fu donna Anita, prima di tutto. Lo fu con tutte le sue forze. Il libro le racconta bene, Lucente le accarezza».