Quella che vogliamo raccontarvi questa sera è una storia di coraggio, di forza interiore, di lotta per la vita. Una storia che pone inizialmente degli elementi che purtroppo sono comuni a tante altre vicende della nostra offesa terra. Stasera vi raccontiamo la storia di un ragazzo di sedici anni che, colpito da una malattia grave, ha saputo, con la forza d’animo e con la voglia di sorridere superare, questo ostacolo. Questo ragazzo è Matteo D’Abrosca.
Ad onor di cronaca, dobbiamo affermare che non siamo stati i primi a parlare della vicenda di Matteo, anzi il contrario; la storia di questo ragazzo di Santa Maria Capua Vetere è stata ripresa dai più importanti quotidiani nazionali, come “La Repubblica”, ma se noi la riprendiamo è per la ferma volontà di Matteo e della sua famiglia che, attraverso la loro vicenda umana, vogliono diffondere un senso di speranza e di voglia di vivere ai tanti che ancora oggi lottano contro malattie pericolose.
Matteo a 13 anni scopre di essere affetto dal linfoma di Hodgkins, un tumore che si sviluppa nelle cellule del sistema immunitario. La scoperta della malattia in prima battuta fa sprofondare tutti nello sconforto. Matteo è costretto ad abbandonare la scuola e la sua vita quotidiana per iniziare tutto il percorso di contrasto alla malattia: chemioterapie, radioterapie, trapianto delle staminali. In questa personale battaglia, Matteo si scopre forte, coraggioso, con una voglia di vivere incredibile; diventa un vero e proprio guerriero, nonostante le tante difficoltà dovute non solo alla malattia, ma anche all’indifferenza di alcune persone che, una volta erano considerate amiche. Con la sua forza, con le cure, e con l’aiuto del Signore, Matteo alla fine riesce a sconfiggere il proprio male.
Oggi è un riconosciuto testimonial dell’efficienza dell’oncologia pediatrica italiana. Con la sua testimonianza, Matteo è l’esempio più forte per tutti coloro che richiedono forza, conforto, speranza per lottare contro la propria malattia. La sua funzione lo ha portato conoscere diversi ed importanti uomini dello stato come l’ex Presidente del Senato Pietro Grasso e la ex Presidente della Camera Laura Boldrini. E’ diventato grande amico dell’attuale Presidente della Camera Roberto Fico, che gli è stato vicino nel momento del trapianto delle staminali. Partecipa a conferenze sulla tematica oncologica e sulle cause dell’alto tasso di tumori nella nostra terra, sempre alla presenza del Ministro dell’Ambiente, del Presidente e degli assessori della Regione Campania. Matteo ha conosciuto anche il ministro della Difesa, Pinotti; ha collaborato con il Ministro dell’Istruzione Fedeli nell’ambito delle progettualità “Scuola Domiciliare Ospedaliera” per potenziare l’istruzione per tutti i ragazzi oncologici. A marzo, addirittura, è stato invitato dal commissario della Salute Europeo Andriukaitis, il presidente del parlamento europeo Tajani e il presidente della commissione europea a Bruxelles per fare la loro conoscenza, e molto altro ancora.
“Metto tutto il mio impegno per sensibilizzare e dare una voce di speranza a tutti i ragazzi oncologici di Caserta e provincia – ci ha dichiarato Matteo – affinché non si sentano mai soli. È importante che i ragazzi, associazioni, volontari, medici e tutto ciò che circonda l’oncologia pediatrica italiana abbiano un sostegno costante, dalle associazioni e non solo. La mia battaglia è anche la loro”.
Ancora oggi della sua malattia, il nostro eroe Matteo dice: “La malattia la ritengo un dono di nostro Signore, perché ci ha scelti lui perché sapeva che siamo in grado di condurre la battaglia per la vita, anche se molte volte molti miei amici del reparto oncologico pediatrico non ce l’anno fatta, e sono diventati Angeli di Dio”.
Oltre a farti i nostri personali e sentiti auguri per il tuo futuro, caro Matteo, noi di Vivicampania ti ringraziamo non solo per averci scelto per diffondere la tua storia, ma anche per averci reso parte della tua storia, del tuo coraggio, della tua voglia di concederti agli altri. GRAZIE MATTEO!