Bimba di 4 anni morta all’ospedale civile. Assolto il pediatra De Felice che la visitò prima del decesso

Famiglia pronta a dare battaglia

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Assolto “perche’ il fatto non sussiste” il dott. Eugenio De Felice. Questo il verdetto del Giudice dott. Marco Discepolo della Seconda Sezione Penale del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere dopo sette ore di camera di consiglio. Al momento si conosce solo il dispositivo uscito pochi minuti fa. Successivamente verra’ depositata la motivazione. Per la cronaca il dott. De Felice Eugenio era il pediatra che aveva in cura Chiara Mirto, la bambina di quattro anni, di Macerata Campania deceduta nella notte tra il 2 e 3 marzo 2015 all’Ospedale Civile di Caserta per le complicanze di una miocardite. Ad azionare il procedimento penale i genitori della bimba: di qui l’inizio del processo penale a carico del sanitario per omicidio per colpa professionale medica in quanto il pediatra sarebbe stato superficiale nel visitare la loro figlioletta in ben due circostanze precedenti : il 27 febbraio ed il 2 marzo quando, a detta della madre e dei nonni di Chiara, avrebbe solo visto la gola della piccola senza ascoltare il cuore e il torace e soprattutto quando non avrebbe consigliato il ricovero ospedaliero della piccola, durante una telefonata intercorsa con la mamma di Chiara, nella serata sempre del 2 marzo. Il Pubblico Ministero il dott. Nicola Camerlingo, alla scorsa udienza del 12 ottobre, nella sua requisitoria non aveva ravvisato la colpa grave nel comportamento del medico, ma solo la colpa lieve. Di diverso avviso il difensore della parte civile, l’avv. Raffaele Crisileo che invece aveva chiesto la condanna dell’imputato perche’ invece aveva riscontrato la colpa grave ed ora fara’ sicuramente appello

Il legale sentito telefonicamente ha dichiarato: “Rispettiamo la sentenza anche se non la condividiamo. Aspettiamo il deposito della motivazione e faremo appello. Siamo convinti che l’istruttoria dibattimentale ha dimostrato invece la colpevolezza dell’imputato dott. De Felice soprattutto perche’ non consiglio’ telefonicamente ai genitori di Chiara Mirto il ricovero ospedaliero della bambina. In questo consiste la colpa medica per omissione del sanitario. Cosi come la visita pediatrica del 27 febbraio e del 2 marzo, a detta dei genitori e dei nonni della bambina, che sono credibili, sono state superficiali. Egli si limito’ a guardare solo la gola della bambina. Se le avesse auscultato il cuore ed il torace, se avesse disposto il ricovero ospedaliero la bambina si sarebbe potuta salvare con elevata probabilita’. Ora il papa’ della piccola Chiara vuole continuare nella sua battaglia legale non solo in memoria di sua figlia che non c’e’ piu’ ma anche in memoria di sua moglie Teresa Dell’Aquila morta nelle more di questo processo all’eta’ di solo 39 anni per un male incurabile”. Il processo e’ durato circa sei anni e sono stati sentiti ben quattro medici legali (il prof. Claudio Buccelli, il prof. Luigi Palmieri, il prof. Antonio Cavezza ed il dott. Luca Lepore) le cui tesi sono state tra loro contrastanti con due distinti orientamenti scientifici.Sono stati sentiti i genitori ed i nonni della piccola Chiara e poi lo stesso imputato dott. De Felice Eugenio.

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