Il Teatro di Corte della Reggia di Caserta tornerà ad essere luogo di produzione e fruizione di arti performative

Aggiudicato finanziamento di 1 milione e 900mila euro per l’adeguamento funzionale ai fini di attività di pubblico spettacolo. Il direttore Maffei: “Avvieremo collaborazioni con enti formativi nazionali e internazionali con l’obiettivo di concludere i lavori per le celebrazioni per i 250 della morte di Vanvitelli”

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Restituire alla loro originaria destinazione gli spazi ideati e realizzati dall’architetto Luigi Vanvitelli alla Reggia di Caserta. Il Teatro di Corte tornerà ad essere luogo di produzione e fruizione musicale e di spettacolo.

Questo l’obiettivo del progetto redatto dall’Istituto museale del Ministero della Cultura che si è aggiudicato un finanziamento di 1 milione e 900mila euro nell’ambito della legge 23 dicembre 2014, n. 190 (legge di stabilità 2015). Il Teatro di Corte, gioiello del Complesso vanvitelliano, che da sempre suscita l’ammirazione dei visitatori e importanti riconoscimenti da esperti e addetti ai lavori, anche per la qualità acustica degli ambienti che ha incantato Maestri della musica, sarà oggetto di un importante intervento di adeguamento funzionale ai fini di attività di pubblico spettacolo.

Il Teatro di Corte, come nelle intenzioni di Carlo di Borbone e di Luigi Vanvitelli, sarà non solo una tappa del percorso museale ma soprattutto uno spazio per l’espressione delle arti performative.

La Direzione del Museo, dallo scorso anno, ha attivato le procedure di adeguamento dei luoghi in conformità al progetto approvato in deroga dal Comando Vigili del fuoco per l’agibilità e utilizzo degli spazi. Il progetto si prefigge di affrontare nella sua completezza l’adeguamento funzionale degli ambienti destinati al pubblico spettacolo secondo le normativi vigenti. Oltre alle opere necessarie in termini di staticità e vulnerabilità delle strutture, verranno portati a termine tutti gli adempimenti necessari relativi agli impianti elettrico, di emergenza, di rivelazione incendi, EVAC, videosorveglianza, idrico antincendio. Tutto mediante l’utilizzo delle più recenti tecnologie in materia di sistemi integrati e certificati e prevedendo procedure di manutenzione periodiche.

“Restituiamo al pubblico l’unica parte di questo immenso Complesso completata effettivamente da Vanvitelli – afferma il Direttore generale Tiziana Maffei – Lo faremo guardando al futuro, per attività che contamineranno quelle tipicamente museali. Il Teatro di Corte sarà luogo di produzione e fruizione nell’ambito di una serie di collaborazioni anche con gli enti formativi nazionali e internazionali che avviamo con l’obiettivo di concludere i lavori nel 2023 per le celebrazioni per i 250 della morte di Vanvitelli. “Vivificare” il patrimonio storico, artistico e culturale è uno dei nostri obiettivi. La Reggia di Caserta in questo complesso percorso di rilettura dei suoi valori ha moltissimo da offrire ai suoi pubblici”.

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