8 marzo: Coldiretti Campania premia Assunta Pacifico
Un cuore di seta per aver pagato i dipendenti senza cassa integrazione. L’iniziativa di Donne Impresa #solodalcuore per le mamme del Sudan
Ha difeso i suoi sessanta dipendenti che aspettavano in vano la cassa integrazione, pagando gli stipendi nonostante la chiusura del suo ristorante. Con questa motivazione Coldiretti Campania e Coldiretti Donne Impresa Campania hanno deciso di scegliere Assunta Pacifico – titolare del noto “‘A Figlia d’’o Marenaro” – come testimonial regionale dell’iniziativa nazionale #solodalcuore, una mobilitazione di solidarietà con la quale le imprenditrici agricole della Coldiretti stanno raccogliendo fondi per la costruzione in Africa di un reparto di maternità e di una scuola per neo ostetriche a Rumbek, in Sud Sudan.
La consegna del cuore di seta alla signora Pacifico si è tenuta al Mercato Campagna Amica San Paolo di Fuorigrotta, alla presenza del direttore regionale di Coldiretti Salvatore Loffreda e di Flavia Sorrentino, coordinatrice del progetto “Il Grand Tour delle Eccellenze produttive della provincia di Napoli – percorsi turistici/culturali tra agricoltura ed artigianato”.
Una rete femminile collegata a un simbolo: un cuscino a forma di cuore realizzato dalle agrisarte di Sant’Erasmo isola della laguna di Venezia, cucendo insieme due tessuti, uno Made in Italy l’altro Wax africano la cui imbottitura è in fibra naturale di mais e ortica. Una mobilitazione dall’Italia agli Stati Uniti, dalla Gran Bretagna alla Svizzera, alla quale hanno già aderito personaggi della cultura come la senatrice a vita Liliana Segre, dello sport come la nuotatrice Francesca Dallapé e la sciatrice Marta Bassino e dello spettacolo come Natasha Stefanenko, Elisabetta Gregoraci, Luisa Rizzitelli, Stefania Petyx di Striscia la Notizia e la ballerina Samanta Togni.
Il protagonismo femminile – sottolinea la Coldiretti – ha rivoluzionato l’attività agricola come dimostra l’impulso dato dalla loro presenza nelle attività di educazione alimentare ed ambientale con le scuole, le agritate, gli agriasili, le fattorie didattiche, i percorsi rurali di pet-therapy, gli orti didattici, ma anche nell’agricoltura di precisione e a basso impatto ambientale, nel recupero delle piante e degli animali in estinzione fino nella presenza nei mercati di vendita diretta di Campagna Amica oltre che nell’agriturismo.
Nell’attività imprenditoriale agricola le donne – evidenzia la Coldiretti – hanno dimostrato capacità di coniugare la sfida con il mercato e il rispetto dell’ambiente, la tutela della qualità della vita, l’attenzione al sociale, a contatto con la natura assieme alla valorizzazione dei prodotti tipici locali e della biodiversità. Importante anche la “quota giovane” – sottolinea Coldiretti – con quasi 14mila aziende femminili in Italia guidate da ragazze under 35 pronte a salire sul trattore che hanno puntato sull’uso quotidiano della tecnologia per gestire sia il lavoro che lo studio, magari usando lo smartphone per controllare gli animali in stalla nelle pause di studio all’università oppure per gestire on line acquisti e prenotazioni in agriturismo.