Speziale torna in libertà e gli ultras festeggiano. A Napoli striscione abusivo alla Sanità per celebrare l’ultras che uccise l’ispettore Raciti

Borrelli: “Grave distorsione culturale, bisogna intervenire. Noi siamo per la giustizia vera e sosteniamo le forze dell’ordine.”

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Per il ritorno alla libertà di Antonino Speziale, l’ultras del Catania responsabile della morte dell’ispettore di Polizia Filippo Raciti nel 2007 per la quale era stato condannato ad 8 anni ed 8 mesi di reclusione, festeggiano gli ultras di Catania, Palermo, Lazio e Napoli.
Proprio a Napoli, sul ponte della Sanità, è stato affisso uno striscione abusivo che recita: “Caso Raciti: tutti sanno la verità. Oggi è finita un’infamità, bentornato Antonino.”.
“È molto preoccupante come si stiano diffondendo rapidamente questo culto e questa apologia della criminalità, chi aggredisce ed ammazza agenti delle forze dell’ordine viene visto come un eroe ed omaggiato anche con opere e striscioni abusivi mentre coloro che ogni giorno scendono in strada per difendere i cittadini dai soprusi della criminalità, coloro che cadono sul campo pur di far valere la giustizia e la legalità vengono dimenticati, abbandonati ed anche offesi. Alla base di tutto ciò vi è non una mancanza ma una distorsione culturale e sociale sulla quale bisogna intervenire in maniere decisa e determinata perché qui si sta sovvertendo completamente l’ordine delle cose, a dimostrazione di ciò basti ricordare cosa accadeva dentro e fuori agli stadi di calcio troppo spesso prima della pandemia. Noi sosterremo sempre le forze dell’ordine e tutti coloro che si sacrificano per garantire la sicurezza dei cittadini. Siamo per la giustizia, quella vera, e non celebreremo mai dei criminali.”- ha commentato il Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli.

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