Palumbo (Ugl Caserta) : “Per il dopo Covid temo l’immobilismo della politica, questa provincia ha bisogno di risposte”

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Il Segretario Territoriale della Ugl Caserta Ferdinando Palumbo, unitamente ai vicesegretari Mauro Naddei e Marianna Grande ed al Segretario provinciale del comparto Terziario Gian Matteo Tozzi ha illustrato questo Pomeriggio il documento programmatico redatto al tavolo tecnico promosso dalla segreteria regionale, dal quale emergono suggerimenti e proposte per il mondo del lavoro indispensabili per superare la fase emergenziale scaturita dal Covid19. I sindacalisti hanno argomentato le proposte avanzate nei comparti agricoltura e turismo, sottolineando la necessità di procedere speditamente affinchè l’economia della provincia possa tamponare prima e scongiurare poi la crisi economica e la probabile nefasta ricaduta occupazionale. “Le conseguenze del Covid 19 rischiano di vanificare gli sforzi compiuti negli ultimi anni ” ha argomentato il delegato casertano al tavolo Mauro Naddei “abbiamo lavorato in maniera collegiale e con grande sinergia indicando i punti sui quali sarà necessario agire con solerzia”.

“La proposta avanzata dalla Ugl in Campania consolida le storiche battaglie del nostro sindacato in tema di forestazione, prodotti tipici e turismo e nel contempo traccia la rotta da seguire nel futuro” ha continuato il Segretario Palumbo. “Al fine di salvaguardare la recente affermazione di specifici segmenti produttivi, quale ad esempio quello dei fresh cut, che prima del coronavirus facevano registrare interessanti percentuali di inserimento sui mercati esteri, in provincia sarà prioritario monitorare i fenomeni del caporalato e dello sfruttamento dell’immigrazione clandestina, dell’inquinamento ambientale e del mutamento climatico. Sarà altresì opportuno nel food come nel no food individuare sistemi distributivi tesi a valorizzare eccellenze e prodotti a marchio nonché ad intensificare il contrasto al fenomeno dell’italian sounding. Capitolo a parte quello del turismo che ha bisogno di ingranare con coraggio una nuova marcia; l’istituzione di nuovi prodotti turistici e la carta del turista potrebbero essere i cardini di un brillante futuro. Mi fa solo paura l’immobilismo della politica” ha concluso il sindacalista “un fattore che può irrimediabilmente impoverire Caserta e la sua provincia”.

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