Fase 3, Uecoop: vacanze a rischio con 500 truffe al giorno

Trappole on line fra case inesistenti e foto taroccate, frodi raddoppiate in dieci anni

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Con oltre 500 truffe e frodi on line al giorno a rischio le vacanze degli italiani nella Fase 3 dell’emergenza coronavirus che apre ai viaggi fra regioni e all’estero. E’ quanto emerge da una elaborazione dell’Unione europea delle cooperative (Uecoop) su dati Istat, con 7 milioni di turisti nazionali pronti a raggiungere le località di villeggiatura al mare, in montagna e in campagna che sempre più spesso prenotano e pagano on line viaggi e soggiorni per una spesa sul web per che sfiora i 13 miliardi di euro l’anno secondo l’analisi di Uecoop sull’ultimo report Digital.

Una massa di denaro che fa gola anche ai delinquenti della rete che mettono a segno truffe di ogni tipo come la vendita di pacchetti vacanze mai organizzate, di case mai esistite o di camere di albergo all’insaputa degli stessi hotel. Una giungla di trappole che – evidenzia Uecoop – rischia di mandare all’aria le vacanze di molti italiani dopo lo stress del lungo periodo di lockdown. Con le truffe e frodi on line che sono praticamente raddoppiate negli ultimi dieci anni – sottolinea Uecoop – è necessario porre ancora maggiore attenzione sia a siti che sia ai prezzi che, se troppo bassi rispetto ad altre sistemazioni simili, potrebbero essere un segnale di allarme.

Ma i truffatori sono diventati sempre più esperti nell’organizzare il raggiro “rovina vacanze” e si preoccupano di ogni dettaglio: oltre alle foto della casa da affittare, ad esempio, inseriscono un numero di cellulare al quale risponde sempre qualcuno almeno fino a quando non sono arrivati i soldi dell’acconto o del saldo, inoltre – continua Uecoop – inseriscono indirizzi con numeri civici che non si vedono sulle mappe on line o sono coperti da alberi o cartelli stradali, infine mettono delle coordinate bancarie intestate a prestanome nullatenenti che anche se individuati non possono risarcire alcunchè. C’è anche il cosiddetto gioco al rialzo: si prenota la casa per un determinato periodo dell’anno, ma viene detto che non c’è disponibilità con la proposta di una soluzione alternativa, che potrebbe anche essere sempre la stessa, ma ad un prezzo più alto.

Un ultimo metodo di raggiro – spiega Uecoop – fa leva sulle immagini ritoccate che trasformano una stamberga in una finta abitazione di lusso, oppure che riprendono il mare a due passi mentre invece si trova a chilometri. Per tentare di ridurre il rischio – conclude Uecoop – occorre seguire alcune semplici regole: dare la preferenza siti ufficiali e conosciuti, non fidarsi a occhi chiusi di offerte troppo convenienti, controllare le eventuali recensioni di altri acquirenti e se si riesce ad avere qualche contatto in loco verificare che le cose siano come descritte nell’annuncio.

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