Fase 2: la provocazione dei rianimatori: ”Noi non curiamo gli imbecilli.”

Borrelli: “E’ una provocazione che serve a lanciare l’allarme sulla situazione. Non ci si può permettere una seconda ondata di epidemia, servono controlli e responsabilità.”

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Arrivano, dal modo degli operatori sanitari, messaggi molto forti nei confronti della movida, ribattezzata “covida”, che sta avendo luogo ogni sera in tutto il Paese in barba alle norme anti-contagio.
I medici dell’associazione “Nessuno tocchi Ippocrate” hanno scritto su Facebook, ad esempio, “”Movida nel week end? “, mentre un rianimatore ha postato: ” Non curo i cretini”
“La movida sconsiderata, senza freni e senza controlli può portare ad un vero e proprio disastro. Quello dei medici su Facebook è un messaggio di provocazione che vuol sottolineare la pericolosità di questi assembramenti, dove ogni protocollo di sicurezza viene violato, e lancia l’allarme sulla situazione. Occorre assolutamente che i giovani comincino ad usare la razionalità e ad essere responsabili e serve che le zone della movida siano costantemente blindate e sorvegliate, non possiamo permettere che sia data vita ad una seconda ondata di epidemia, potrebbe essere una catastrofe.”- è stata la dichiarazione del Consigliere Regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli, membro della commissione sanità.

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