Domenica 3 maggio un’infermiera del reparto psichiatria di una struttura privata, che ora si occupa di reduci dal covid, è stata violentata da un uomo di origini senegalesi in pieno giorno.
Erano circa le 15 quando la donna, di 48 anni, che si trovava in Corso Arnaldo Lucci in attesa dell’autobus che l’avrebbe riportata a casa ad Avelino dopo il turno di lavoro, è stata avvicinata da un individuo, un immigrato irregolare del Senegal, che minacciandola ha abusato di lei per ben 45 minuti.
Solo l’arrivo dell’autobus e l’intervento del conducente e di una pattuglia dell’esercito ha messo fine all’incubo. L’uomo poi è stato condotto agli arrestati dalla Polizia.
“Una violenza inaudita ed assurda ai danni di una donna, di un’operatrice sanitaria che si prodiga per la comunità. È assurdo poi che questa cosa vergognosa si accaduta in pieno giorno, ma in cosa si è trasformata la nostra città? La zona della Ferrovia è diventata un concentrato di illegalità e clandestinità dove risse, violenze e illeciti sono all’ordine del giorno, servono interventi urgenti e a tappeto per ripristinare l’ordine e la legalità, la popolazione di extracomunitari non va concentrata in un unico quartiere e i clandestini rimpatriati, a partire quelli che commettono crimini. All’infermiera va tutta la mia solidarietà e le sono vicino.”- sono state le parole del Consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli membro della commissione sanità.