Coronavirus: cittadini preoccupati si rivolgono a Konsumer, risponde l’infettivologo Cesare Sarrecchia 

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Cesare Sarrecchia, infettivologo, già Ricercatore in Malattie Infettive Università Tor Vergata, collabora con il settore sanità di Konsumer Italia, dopo le continue richieste di informazioni sul Coronavirus da parte dei cittadini, pervenute presso le sedi dell’Associazione ubicate in tutta la Penisola, ha risposto ad alcune domande per fare chiarezza sul tanto temuto virus.

– Quali sono i sintomi del Covid-19 e a chi bisogna rivolgersi in caso di sospetti?
I sintomi che devono destare allarme sono quelli di una sintomatologia respiratoria, febbre, raffreddore, tosse secca, mal di gola ed eventualmente difficoltà di respiro. Se questi sintomi si accompagnano alla consapevolezza di essere stati a contatto con persone provenienti da zone segnalate come focolai attivi di infezione (Cina o altri posti anche italiani) o a contatto con persone certamente infette da Coronavirus allora bisogna rivolgersi al 112 o al 118 (secondo le Regioni) o al numero dedicato 1500. I sintomi non sono molto diversi da quelli causati dalle comuni infezioni virali respiratorie che si osservano nella stagione invernale. Le forme gravi di Coronavirus hanno una maggiore presenza di polmoniti, che il paziente percepisce come difficoltà di respiro e mancanza d’aria.

– Quale indicazioni può dare ai cittadini per tutelarsi?
Le indicazioni sono quelle riportate sul sito del Ministero della Salute. Il virus penetra nell’organismo attraverso la bocca il naso e meno attraverso l’occhio. È trasportato da un individuo all’altro dalle goccioline emesse con tosse e starnuti oppure con le mani, che vengono portate alla bocca o agli occhi che abbiano toccato (stretto) altre mani di una persona che ha appena tossito e starnutito. Ecco perché è molto importante il lavaggio delle mani.

– Quando e dove va fatta la prova tampone?
La prova tampone va fatta nei casi di sospetto. Quando un soggetto ha avuto per esempio contatto con altre persone provenienti dalle ‘zone rosse’, oppure con persone che siano sicuramente infette da Coronavirus e viene fatta in centri di riferimento regionali individuati. Non si può fare nei comuni laboratori.

– Chi ha contratto il virus ed è guarito avrá qualche problema connesso in futuro?
Chi ha contratto il virus ed è guarito dopo essere stato malato, oppure avendo avuto una infezione con pochissimi sintomi, non avrà problemi in futuro.

– Pensa che nel nostro Paese si stiano adottando le giuste misure per far rientrare l’emergenza?
Nel nostro Paese si stanno facendo misure per il contenimento dell’infezione che al momento possono essere condivisibili. C’è peraltro da considerare che la probabilità di acquisire l’infezione in Italia è veramente molto bassa.

– Ritiene che in Italia si stiano comunicando le informazioni scientifiche nel modo più opportuno, oppure che si stia generando un inutile allarmismo dannoso per l’economia nazionale?
Nell’epoca di Internet e dei social molte notizie possono essere amplificate e interpretate in maniera erronea. Certamente l’interesse suscitato dalla comparsa di un nuovo virus capace di provocare una malattia che può essere grave o anche condurre a morte, ha indotto le autorità sanitarie e politiche a produrre, prudentemente, misure anche troppo rigorose e con conseguenze sociali ed economiche di cui si potrà valutare solo tra qualche mese, il reale impatto.

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