Nadezhda Dubovitskaya, 21 anni, è un’atleta del salto in alto del Kazakistan che gareggerà nella finale femminile di sabato allo Stadio San Paolo, a partire dalle 18, ed è tra le favorite per il podio di Napoli 2019. A curare la sua preparazione è Bodgan Vesselskiy, l’allenatore con cui è fidanzata da due anni. Al Villaggio Atleti alla Stazione Marittima di Napoli, tra migliaia di atleti di ogni parte del mondo, è facile vederli camminare sempre mano nella mano. Nadezhda oltre ad essere una delle più belle atlete del Kazakistan è anche una sportiva vincente. Già medaglia d’argento ai recenti Campionati dell’Asia a Doha e bronzo nel 2018 ai Giochi asiatici. Il suo record personale è di 1,88. Questa è la sua prima Universiade. “È bellissimo essere venuti in Italia che ospita una competizione così importante”, dice, “in questa manifestazione stiamo incontrando tantissime persone amichevoli e disponibili”. Parlando invece del ragazzo-allenatore racconta: “ci siamo conosciuti anni fa durante una gara ma stiamo insieme solo da due anni. Mai avrei immaginato che il mio ragazzo sarebbe diventato anche il mio allenatore. Non abbiamo avuto ancora il tempo di visitare la città – prosegue – Vorremmo andare anche a Pompei e salire sul Vesuvio, nonostante il caldo che qui è davvero tanto. Ora però sono concentrata sulla gara di sabato, ci penseremo dopo”. A proposito della vita a bordo delle due navi da crociera che ospitano il Villaggio Atleti di Napoli confessa: “Il cibo a bordo è una tentazione, delizioso, ma siamo atleti e non possiamo esagerare altrimenti diventa difficile stare in gara”. Anche a Bodgan piace Napoli, e tra le sue passioni c’è il calcio. “In Kazakistan – aggiunge – è molto seguito il Campionato italiano, io per esempio – dice col piglio di chi sa di correre il rischio di essere impopolare – ho sempre fatto il tifo per il Milan”. “Nel mio Paese – spiega – l’Italia è molto apprezzata. Oltre al calcio amiamo la moda, la pizza e i vostri formaggi. La cosa che più mi ha colpito venendo a Napoli è stato vedere questa concentrazione di edifici e un paesaggio così pianeggiante, a differenza del mio Paese dove abbondano steppa e montagna”.