Non si profilano schiarite per la situazione dei lavoratori edili di Interporto Sud Europa con la stagnazione dei problemi finanziari di ISE e il mancato avvio dei cantieri di completamento della piattaforma intermodale. La Ugl si era già mossa in anticipo con gli interlocutori istituzionali ottenendo un incontro in Prefettura a Caserta, ma la situazione già insostenibile appare ora al limite della paralisi. Venerdì ancora una volta si è registrato un clima di tensione presso i cantieri, con il ricorso ai sanitari per malore da parte di due lavoratori. E’ in questo scenario che il Segretario Provinciale della Unione Territoriale del Lavoro Ugl Ferdinando Palumbo unitamente al Segretario regionale di categoria Pasquale Brancaccio ha inviato richiesta al Presidente della Regione Campania De Luca di farsi promotore di un tavolo di crisi che possa individuare vie di uscita per la situazione ormai perennemente critica dei lavoratori del bacino Maddaloni-Marcianise. “La situazione di forte precarietà in cui si trovano i lavoratori del bacino dell’Interporto Sud Europa di Maddaloni-Marcianise sta vivendo un’evoluzione, se è possibile, ancora più critica a causa delle note vicende dell’ultimo mese” si legge in una nota del sindacato di Via Vivaldi. La vertenza riguarda oltre cinquanta lavoratori del settore costruzioni che operano nell’area sin dalle sue origini, i quali peregrinando attraverso i molteplici passaggi di cantiere che si sono avvicendati nel tempo non hanno avuto la possibilità di stabilizzare il proprio rapporto di lavoro, nonostante lo occupino da oltre vent’anni. “Auspichiamo che si possa una volta per tutte sbrogliare la matassa” ha commentato Palumbo “e di far finalmente fruttare l’ingente investimento di fondi pubblici stanziati per costruire una importante infrastruttura capace peraltro di fungere da volano occupazionale“.