Napoli. Giovedì 28 marzo all’Unione Industriali di Napoli la presentazione de “Il viaggio dell’ingegner Terrone” di Aldo Forbice
NAPOLI – L’ingegner Terrone, negli anni ’90, partì, destinazione Nord con due pesi sulle spalle: uno era quello delle conoscenze, dopo la Laurea conseguita alla Federico II, e l’altro era il suo cognome, Terrone. Che, se da noi è sinonimo di attaccamento alla terra, su al Nord è un insulto, “Terun”. La storia di Terrone è, però, quella del riscatto, di un uomo del Sud che, nonostante tutte le varie vicissitudini, è riuscito ad imporsi nel panorama imprenditoriale nazionale.
Di questo e di altro si parlerà il prossimo giovedì 28 marzo,dalle 17.00,pressol’Unione Industriali Napoli in Piazza dei Martiri. Si terrà, infatti, la presentazione del libro “Il viaggio dell’ingegner Terrone. Il pericoloso percorso di un coraggioso imprenditore del Sud” scritto dal noto giornalista Aldo Forbice. Interverranno l’imprenditore e lo scrittore, Vito Grassi (Presidente Unione Industriali Napoli), Domenico Falco (Vice Presidente dell’ODG Campania e Presidente Corecom Campania),Salvio Capasso (Responsabile Servizio “Imprese & Territorio”) e Carmine De Pascale (Generale Corpo d’Armata – Consigliere Regionale Campania). L’incontro sarà moderato dal giornalista EnzoAgliardi.
“L’accattivante pubblicazione rimanda alla genesi della fertile attività imprenditoriale che il protagonista ha vissuto da “emigrato” al Nord, senza incontrare l’attenzione dovuta. Un Sud ancillare, malgrado il processo post unitario dell’unificazione dello Stivale, offre il fianco al dibattito più che mai contemporaneo. E l’ingegnere Francesco Terrone, da lunghi anni a capo di un’azienda ben ramificata nel Paese, riscatta un Meridione ancora in controluce rispetto alla scalpitante foga rampante di un Settentrione che lascia indietro tante menti qualificate e troppe braccia operose” (Rita Occidente Lupo).
“Basti pensare che tutti i nordisti che vengono al Sud per qualsiasi motivo si accorgono che la vera umanità esiste proprio qui. L’Ingegnere Terrone deve affidarsi al silenzio… poiché il silenzio ha la voce più assordante di questo mondo e parla tutte le lingue, pertanto godiamoci le nostre virtù, l’intraprendenza, la fantasia, quella creatività invidiata da ogni parte” (Gianni Ianuale).