NAPOLI – “Non mi aspetto che mio figlio mangi del cibo cucinato da uno chef stellato ma almeno gli siano serviti pasti di qualità accettabile”. Alessia Perrone è la mamma di un alunno della scuola primaria Parco delle Rose di via Terracina. E da genitore è costretta a fare i conti con il servizio qualitativo della refezione. “Spesso mio figlio torna a casa che non ha mangiato tutto. Eppure è di buon appetito. Altre volte torna affamato perché le porzioni che vengono servite sono molto esigue. Quando capita che non mangi tutto il panino, lo riporta a casa. E spesso ho riscontrato che sia il pane che gli altri cibi che gli vengono serviti non sono di buona qualità”. Come lei altre decine di genitori degli alunni delle scuole dell’area flegrea hanno evidenziato le carenze del servizio di refezione. Cibi sconditi, porzioni minimali e qualità rivedibile sono all’ordine del giorno.
“Si tratta di un problema diffuso, non di casi isolati – affermano il consigliere dei Verdi Francesco Emilio Borrelli e il conduttore de “La Radiazza” su Radio Marte Gianni Simioli -. Molti genitori ci hanno segnalato la cattiva qualità dei cibi che vengono serviti nelle mense delle scuole del comprensorio flegreo. Addirittura alcuni hanno evidenziato come le pietanze risultino disgustose per i propri bambini che, negli anni precedenti, non avevano mai avuto problemi con la refezione”. “La situazione ci preoccupa non poco, trattandosi di bimbi. Abbiamo già segnalato il problema all’Asl e al Comune di Napoli. Occorre valutare il rispetto degli standard qualitativi da parte dell’azienda appaltatrice. Qualora si riscontrino violazioni di ogni tipo, occorrerà adottare le contromisure del caso. Il regime alimentare dei più piccoli rappresenta una priorità”, concludono.