Calvi Risorta (Caserta). Le/Gli Attiviste/i di 80mq: Come può un’associazione No Profit pagare 400 euro di TARI?

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CALVI RISORTA – E’ da 9 anni che liberiamo il nostro tempo per lasciare un segno su un territorio che non accetta facilmente di cambiare ed è da 9 anni che questo impegno viene ostacolato da imposte e tasse che un’associazione di volontariato non dovrebbe pagare.

Sia chiaro, fin dall’inizio abbiamo messo in conto che l’attivismo sociale non sarebbe stato facile, ma si resta comunque basiti quando a scontrarsi con l’associazionismo è l’assenza di un sostegno costante da parte di chi amministra i nostri territori.
Nella foto in allegato vi mostriamo le bollette TARI ricevute negli ultimi 3 anni che, unite a quelle degli anni precedenti, comportano una spesa per la nostra piccola sede associativa di oltre 3.000 €: soldi che avremmo potuto investire in attività culturali e sociali, e che invece finiscono per foraggiare un servizio di raccolta che spesso funziona a singhiozzo.
E’ assolutamente illogico che un’associazione no-profit debba pagare tariffe tanto elevate; la nostra sede sociale è adibita a BIBLIOTECA, l’unica biblioteca pubblica sul territorio caleno, con un ruolo culturale e sociale rilevante.
Questo nostro sfogo non vuole essere un attacco verso una specifica compagine amministrativa perché, appunto, sono nove anni che viviamo questa situazione e ogni volta abbiamo palesato questo problema a diversi interlocutori politici.
La nostra è una richiesta di aiuto con cui, ancora una volta, chiediamo che si scelga la strada politica del sostegno al volontariato e all’associazionismo, iniziando dall’accelerazione della nascita di un Albo delle Associazioni che preveda la riduzione delle imposte locali per chi fa attivismo sociale.
Due anni fa, fu la popolazione calena ad aiutarci con un evento di autofinanziamento con cui avviammo il recupero della villetta di Visciano, fino a quel momento totalmente abbandonata. Quest’anno abbiamo idea di ripetere un’esperienza simile, con formule nuove ma sempre la stessa convinzione: chi lavora da anni per promuovere il territorio, difendendolo da sversamenti abusivi e diffondendo la cultura del riciclo attivo, non può morire per una tassa sui rifiuti!
Le/Gli Attiviste/i di 80mq

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