Benevento, 29 novembre 2018. – La Uil ha chiesto, unitamente a Cgil e Cisl, che già nella legge di bilancio 2019 venga prevista la proroga dell’Ape sociale che scade il 31 dicembre 2018. Insomma, sono trascorsi ormai quaranta giorni dal varo della proposta di Legge di Bilancio e al di là dei continui rilanci mediatici non sono ancora noti i dettagli ufficiali delle misure pensionistiche. Peraltro, le risorse per la proroga ci sono: sono confluite nel fondo che su forte spinta dei sindacati fu istituito lo scorso anno, e se si sommano i risparmi di quest’anno alle somme già stanziate si potrà garantire la piena copertura dello strumento.
Per la Uil, quindi, non avrebbe alcun senso inserire anche questo provvedimento all’interno di un successivo pacchetto pensioni. Tra l’altro, istituire «quota 100» e non prorogare da subito una misura che risponde ogni anno a migliaia di persone, sarebbe inaccettabile. Difatti, l’Ape sociale tutela chi ha un’invalidità superiore al 74%, coloro che assistono un familiare con handicap, i lavoratori che svolgono mansioni gravose e i disoccupati. Quest’ultimi, lavoratrici e lavoratori che nella maggior parte dei casi verrebbero esclusi da «quota 100».
La Uil chiede, quindi, al Governo un segnale immediato: tra pochi giorni migliaia di disoccupati over 63 anni perderanno la possibilità di accedere a una prestazione importante, qual è l’Ape sociale. Sarebbe un errore clamoroso pensare di superare la Riforma Fornero non confermando questo strumento di tutela.
“Sempre a proposito di pensioni – dichiara Fioravante Bosco (Uil Av/Bn) – sarebbe inammissibile mettere in discussione la rivalutazione delle pensioni, dopo 6 anni di blocchi, la quale rientra in vigore dal 1° gennaio 2019. Un ulteriore blocco sarebbe un’enorme ingiustizia per i milioni di pensionati che in questi anni hanno sopportato pesanti sacrifici. La rivalutazione delle pensioni è una questione di equità che il governo Conte deve garantire”.
Ufficio stampa Uil Benevento