Caserta. Grande interesse per il convegno sugli sprechi dell’Inps di sabato scorso

Un vero e proprio successo per il Segretario UGL di Caserta Palumbo

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CASERTA – Si è svolto sabato mattina il Convegno dal titolo spinoso: “L’Inps che non conoscete.. usato come un Bancomat da politici e imprenditori”. In una sala, quella del circolo nazionale di Piazza Dante,  gremita di persone interessate e partecipi a turno si sono espressi  Corrado Mannucci, segretario nazionale UGL Pensionati, memoria storica della UGL che ha intrapreso negli anni tante battaglie a favore dei pensionati ed ancora oggi continua a lottare per i diritti acquisti degli stessi. Vincenzo Del Gaudio, segretario provinciale UGL Pensionati Caserta,  che ha introdotto i lavori dopo i saluti del segretario UGL-Unione Territoriale del Lavoro di Caserta Ferdinando Palumbo. Sono intervenuti inoltre Paolo Mattei Membro CIV INPS ed il coordinatore provinciale Salvatore Mastroianni che ha portato i saluti del segretario della Lega Regione Campania Gianluca Cantalamessa, assente perché negli Stati Uniti per seguire le elezioni. Le conclusioni sono state affidate al vicesegretario generale UGL Giancarlo Favoccia. Moderatrice la giornalista Laura Ferrante.  Un interessante convegno che ha chiarito alcuni particolari su quella che era l’INPS (Istituto nazionale per la previdenza sociale) e che invece è diventata grazie allo Stato. 

“Sono felice – ha detto Palumbo, di aver portato nella città di Caserta un convegno di cotanto spessore, perché trattasi di informazioni che tutti devono sapere ed essere in grado di difendere i propri diritti. Grazie a chi ha lavorato con me per realizzarlo”, ha detto Palumbo. Del Gaudio è andato subito al sodo: “Con il nostro stipendio ci siano garantiti la pensione per cui ne chiediamo il rispetto. Non chiediamo nulla che non sia il nostro diritto. I nonni, con le loro pensioni, aiutano i figli e spesso, pagano la scuola, lo sport e sono attenti ai bisogni anche dei nipoti. Sono il vero welfare dell’Italia specie del Sud ”. Mannucci ha voluto fare la differenza tra pensione ed assistenza. “le pensioni sono quelle erogate dall’Inps a seguito di contributi versati, l’assistenza invece sono aiuti economici per i quali non vi è stato versato alcun contributo: le pensioni sociali, assistenza a disabili ed altre forme di assistenza non sono pensioni” ha chiarito il sindacalista che ha poi continuato: “Bisogna inoltre fare la differenza tra pensioni e sussidi e pensioni privilegiati, erogati ad esempio ai politici”.

Ha poi parlato di notizie false Mannucci, riguardante alla questione caro allo Stato, quello che l’Inps abbia ricevuto in prestito soldi dallo Stato per pagare le pensioni. “Non è così – ha detto – lo Stato è debitore verso l’Inps di oltre un miliardo di euro che non ha mai versato nelle sue casse, che per far fronte alle pensioni fu costretto, durante il governo Prodi, a vendere le proprietà immobiliari. Ma quei soldi non entrarono mai nelle casse dell’Istituto di Previdenza ma servirono per entrare in Maastricht. Così ci disse Prodi”. Sempre più interessante gli argomenti presentati dal sindacalista che ha ripercorso la nascita dell’Inps che risale al 1935 per tutelare i lavoratori ed è finito a divenire il bancomat dei politici, le pensioni pagate dai lavoratori trattate come bilancio dello Stato. “Noi – ha continuato Mannucci – paghiamo ancora le pensioni a trentaduemila persone (duecento miliardi l’anno), in Jugoslavia come riconoscimento per il lavoro svolto nelle file partigiane”. “Abbiamo costretto D’Alema a lasciare un prestigioso appartamento a canone da casa popolare le cui spese erano a carico dell’Inps”. Tutte le spese dello Stato, pensioni d’oro, privilegi e altro era a carico dell’Ente. E che dire dell’Inpad. “Ancora lo Stato ha maturato un debito di 7 miliardi con quest’Ente, che non ha onorato, e per tappare il buco da loro creato lo hanno accorpato all’Inps. Ancora una volta l’Ente previdenziale è stata chiamata a reggere sulle proprie spalle, buona parte dell’assistenza”. 

La novità è ancora un’altra. Lo Stato vuole abrogare il Patronato. Paolo Mattei: “Eliminando il Patronato si eliminano migliaia di posti di lavoro. Oltre al fatto che buona parte del lavoro dell’Inps è fatto proprio da questi. Essi vanno all’Inps con le documentazioni già pronte, con grande risparmio di risorse lavorative ed economiche”. Mattei parla del lavoro nero, anche quello straniero e invoca maggiori controlli sia sul lavoratore che sul datore. Inoltre: “va ridimenzionato il trattamento pensionistico, non si può continuare a d avere due pesi e due misure. Chiediamo una risposta ai bisogni di chi è in pensione ma anche, per il futuro, di chi in pensione dovrà andare”. Giancarlo Favoccia, Vicesegretario Generale  UGL: “E’ dal 1935 che esiste l’Inps e dal 1995 se ne parla. Sono contento di esser a Caserta per parlare di un argomento che sta a cuore a tutti. Da anni questa terra è stata oscurata mentre invece, bisogna promuoverla perché una grande terra. Il nostro sindacato propone, finalmente, la divisione tra previdenza e assistenza, siamo sempre in rosso, perché se si va sulla fiscalità generale è un discorso, vorrà dire che l’Inps potrà erogare più pensioni e dare più spazio ai pensionati per una pensione più dignitosa.  Siamo fortemente orientati a dividere l’assistenza dalla previdenza, bisogna separare pensioni dal sussidio. La UGL si batte per questo”, ha chiosato il segretario vicesegretario generale.

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