Al via aMare Nostrum: un mare di opportunitàParte da Cetara l’idea degli stati generali della pesca

Caputo: necessario mettere in campo una strategia europea per I giovani pescatori e rilanciare la blue economy

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“E’ stata una bella giornata di proficuo lavoro quella di oggi nello splendido scenario di Cetara, abbiamo discusso con il Commissario europeo,  agli affari marittimi e la pesca, Karmenu Vella e con gli operatori del settore di, MediterraneoBlue Economy e della necessità di mettere in campo una strategia europea per la piccola pesca ed i giovani pescatori. E abbiamo anche assunto l’impegno di tornare presto a Cetara per festeggiare la concessione della DOP per la colatura di alici il cui dossier è da qualche settimana giunto sul tavolo della Commissione Europea. – Lo ha dichiarato Nicola Caputo, Parlamentare europeo e membro della Commissione per la Pesca (PECH) a margine del suo intervento al convegno “Un’economia blu per un mediterraneo sano” che si è tenuto a Cetara nell’ambito del ciclo di incontri “aMare Nostrum” – Ringrazio il commissario Vella per la sensibilità e per aver accettato l’invito e ringrazio  il sindaco Fortunato Della Monica per l’ospitalità.

Il Mediterraneo è un importante bacino e dobbiamo tutelarlo – spiega Caputo –  per poterci assicurare anche in futuro una pesca adeguata alle necessità. Un paese come l’Italia, circondato dal mare, deve investire maggiormente nella blue economy, coinvolgendo tutti gli operatori del settore. L’iniziativa per lo sviluppo sostenibile dell’economia blue nel Mediterraneo rappresenta, a mio avviso, l’unica risposta valida. Penso che lo sforzo si debba concentrare su alcuni obiettivi chiave: sensibilizzare alle professioni marittime e accrescerne l’attrattività per I giovani; promuovere lo sviluppo sostenibile della pesca su piccola scala e delle comunità costiere aumentando la capacità della regione di gestire gli stock ittici mediante ad esempio piani pluriennali, misure tecniche, zone di divieto e altre misure di conservazione specifiche; migliorare la gestione delle zone costiere e marittime da parte degli attori locali e garantire un attuazione corretta e coordinata sulla direttiva sulla pianificazione dello spazio marittimo (PSM). Dobbiamo darci delle regole anche per le zone costiere, in modo da avviare uno sviluppo sostenibile ma regolamentato e salvare le biodiversità”.

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