Trionfa il Grand Tour a Napoli di Icra Project: 4 sere da tutto esaurito per il concerto teatrale
Musiche e testi d’eccellenza ricordando Eduardo nell’ambito di Napoli Città della Musica 2024
Cinque serate di letture, canzoni, brani per trio musicale tratti dalla grande letteratura – colta e popolare – dell’alveo internazionale europeo e partenopeo tra il secondo Settecento e la fine dell’Ottocento: questo il Grand Tour a Napoli proposto, da Icra Project, nell’incantevole scenario della sagrestia della chiesa di San Severo al Pendino in via Duomo.
L’iniziativa finanziata e promossa dal Comune di Napoli nell’ambito del progetto “Napoli Città della Musica” anno 2024, ha offerto un concerto teatrale arricchito dalle testimonianze sulla città partenopea e sulla Campania di tanti viaggiatori speciali; fra tanti Johann Wolfgang von Goethe, Anne Marie du Boccage, Charles de Brosses, Stendhal, il marchese de Sade, Alexandre Dumas padre, Mary Shelley comparate a pagine vivaci ed evocative di autori napoletani come l’abate Ferdinando Galiani e Matilde Serao; a questi si sono intrecciati brani cantati dall’opera musicale e poetica di Gaetano Donizetti, Paolo Tosti, Pasquale Mario Costa, Guillaume Louis Cottrau, W.A. Mozart, Raffaele Calace, Giuseppe Saverio Mercadante, Gabriele d’Annunzio, Salvatore Di Giacomo, Giovanni Paisiello. Il complesso lavoro proposto da Lina Salvatore (canto e narrazione), Gabriele Bacco (narrazione), Michele Monetta (narrazione), Lorenzo Marino alla chitarra, Simone De Simone al contrabbasso e Lorenzo De Lucia al clarinetto, con l’ausilio dei direttori di scena Rosamaria Ceglia e Vincenzo Orefice, ha attirato centinaia di spettatori tra cui molti turisti italiani e stranieri; tanti, viste le numerose richieste, non sono riusciti ad entrare in sala per assistere allo spettacolo.
Il folto pubblico ha scandito le performance con numerosi e prolungati applausi dimostrando di apprezzare una Napoli lontana dai banali stereotipi folcloristici che ne guastano l’imponente cultura millenaria lunga ben 27 secoli di storia. Al termine dell’ultima rappresentazione gli artisti dello spettacolo hanno dedicato – cogliendo un ulteriore fragoroso applauso – tutto il lavoro svolto alla memoria dell’impareggiabile e geniale drammaturgo Eduardo De Filippo.