
CASAGIOVE (Caserta). Un nuovo appuntamento sta per realizzarsi nell’ambito delle iniziative organizzate dall’Associazione “Enrico Caruso APS” di Caserta e Casagiove, continuando nel solco delle grandi manifestazioni culturali organizzate nel desiderio di tenere sempre viva la memoria del grande tenore Enrico Caruso e per celebrare il venticinquesimo anno di attività dell’Associazione. Infatti, il prossimo 7 dicembre 2024 si svolgerà presso la sala consiliare del comune di Casagiove la cerimonia di premiazione del XXII concorso nazionale di poesia, del XIII concorso nazionale di caricatura e dell’VIII concorso nazionale di narrativa, che l’Associazione organizza insieme al premio Amici della lirica e al premio Totò. La manifestazione è patrocinata dai comuni di Casagiove, dal CSV Asso.VO.CE di Caserta, dalla Banca di credito cooperativo sede di Casagiove e dall’AICI, Associazione italiana insegnanti di canto.
Quest’anno la cerimonia di premiazione del concorso, vedrà la partecipazione di ospiti illustri per quanto riguarda i premi Totò e Amici della lirica. Infatti il primo verrà consegnato al regista Angelo Antonucci, casagiovese e apprezzato a livello internazionale e il secondo a Guido D’Onofrio, considerato tra i più grandi studiosi del grande tenore Enrico Caruso.
Lo scorso Febbraio abbiamo avuto l’onore di premiare il nostro socio onorario il Tenore Andrea Cesare Coronella, che durante i suoi recital, ultimo il tributo a Caruso presso la casa di riposo Giuseppe Verdi di Milano, è amico e promotore della nostra Associazione.
Anche quest’anno la cerimonia, che nelle scorse edizioni del concorso è stata sempre seguita da un numeroso e appassionato pubblico di amanti dell’arte letteraria, si preannuncia piena di momenti di sincera emozione sia sotto l’aspetto della grande cultura letteraria che sotto l’aspetto musicale.
Un grazie sincero va a tutta la commissione dei concorsi presieduta dalla Presidente Prof.ssa Anna De Core e un ringraziamento speciale alla coordinatrice dei concorsi la Prof.ssa Emilia Mastrangelo.
Sergio Pagliarulo