Debutta Al Teatro Civico 14 il nuovo progetto della Compagnia Vulìe: REC. D-istruzioni per una storia virale

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Sabato 7 dicembre alle ore 20.00 debutta al Teatro Civico 14 di Caserta REC. D-istruzioni per una storia virale, una nuova produzione della Compagnia Vulìe Teatro. Lo spettacolo, scritto e diretto da Michele Brasilio, affronta con tagliente ironia e profondità il tema dei legami familiari nell’epoca dei social media. Sul palco, insieme a Michele Brasilio, Marina Cioppa Stefania Remino, con scenografie di Vincenzo Leone e luci curate da Alessandro Benedetti.  REC sarà in replica domenica 8 dicembre alle 18.00 e nel weekend successivo (sabato 14 dicembre ore 20.00 e domenica 15 dicembre ore 18.00). I biglietti, al costo di €12 (intero) e €10 (ridotto per under 30, over 65 e convenzionati)), sono disponibili online su www.teatrocivico14.it

REC. D-istruzioni per una storia virale si insinua tra le pieghe di una famiglia che affronta il declino della madre, costretta a letto. In un intreccio di dramma e black comedy, la malattia diventa il fulcro di scontri e alleanze, ma anche il pretesto per trasformare il dolore in uno spettacolo virale sui social. La trama indaga con sarcasmo la fragilità dei rapporti familiari e l’influenza corrosiva dell’interesse economico e della celebrità. I protagonisti, due fratelli Mattia e Bea, insieme a Nicole, la compagna di lui, da vittime di un destino comune, si trasformano in attori inconsapevoli di un set hollywoodiano, mentre la casa si tramuta in una fabbrica di contenuti con un enorme seguito di follower. Un’offerta di 5 milioni di euro metterà i personaggi di fronte a un dilemma etico estremo.

«Con REC ho voluto raccontare il modo in cui i legami familiari si trasformano sotto la pressione della società contemporanea» spiega l’autore e regista Michele Brasilio «Viviamo in un’epoca in cui i confini tra affetti autentici e interessi personali sono sempre più sottili. Mi interessava esplorare cosa succede quando il dolore diventa intrattenimento e la casa, rifugio per eccellenza, si trasforma in una prigione virtuale». Un appuntamento da non perdere per chi cerca un teatro che faccia riflettere, commuovere e sorridere amaramente.

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