All’hotel Gli Dei di Pozzuoli, il Rotary Club Campi Flegrei ha organizzato un panel dedicato all’attuale situazione sismica dell’intera area flegrea. Qualcosa più di un sismografo, strumento certamente utilissimo, ma che si limita alla sola registrazione degli eventi sismici nella loro tipicità, frequenza ed intensità. L’evento, voluto e coordinato dal Presidente del Club Brunello Canessa, e moderato dal Governatore del Distretto 2101 del Rotary per l’anno 2023/2024 Ugo Oliviero, ha esplorato la complessità dell’attività sismica e vulcanica del territorio.
Alle numerose domande dei presenti nella sala congressi hanno risposto la dott.ssa Francesca Bianco, Direttrice del Dipartimento Vulcani dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, già relatrice sul tema nell’anno rotariano 2017-2018 presso la stessa sede, allora R.C. Pozzuoli oggi R.C. Campi Flegrei, e gli esperti rotariani: Alessandro Castagnaro, PDG Distretto 2101 AR 2022/2023, Professore di Storia dell’Architettura presso il Dipartimento di Architettura (DiARC) dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”; Fabrizio Pisani Massamormile Past President R.C. Napoli Castel Sant’Elmo, Componente della Commissione Rotary Community Corps Coordinatore Area Neapolis Ovest, Geologo; Giuseppe Nardini, Past President Rotary Isola di Procida, Presidente Commissione Distrettuale Rotary Community Corps, Psichiatra, Direttore presso l’Azienda Ospedaliera dei Colli Aminei di Napoli; Massimo Clemente, Past President R.C. Napoli Est, Direttore dell’Istituto di Ricerca su Innovazione e Servizi per lo Sviluppo del CNR; Alfredo Ciccodicola, Presidente R.C. Sorrento, Presidente Commissione “Unità Rotary di Protezione Civile” Distretto 2101; Brunello Canessa, Presidente R.C. Club Campi Flegrei 2023/2024, Immobiliarista, Marinelli e Balzerano srl.
Gli esperti sono sempre partiti dall’analisi dei dati sismografici per arrivare all’evoluzione dei fenomeni ed alla valutazione dei rischi connessi.
“Conforta che il Vesuvio e i Campi Flegrei siano tra i vulcani più monitorati al mondo – ha dichiarato la dott.ssa Bianco – per le complesse attività di monitoraggio realizzate anche a mare, il Dipartimento Vulcani dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia è stato modello di studio addirittura per i giapponesi che, però, rispetto a noi, hanno investito tanto nella ricerca e soprattutto nella prevenzione, riuscendo così a minimizzare gli impatti, sulle persone e sulle infrastrutture, di forti eventi tellurici che in Italia avrebbero prodotto vere e proprie catastrofi “ ha concluso la direttrice.
Allo stato, gli esperti riuniti a Pozzuoli hanno concordato su molti punti, partendo dalla evidenza sperimentale che i fenomeni sismici e bradisismici nell’intera area flegrea risultano attenuati a partire dalla metà del mese di ottobre 2023. É stato ricordato che l’evento più energetico dell’attuale fase bradisismica, iniziata nel 2005, è stato registrato il 27 settembre 2023 con una magnitudo pari a 4.2. mentre, la maggioranza degli eventi sismici nella caldera non hanno raggiunto magnitudo 1. Recentemente, il sollevamento del suolo, la sismicità, le temperature del suolo e delle fumarole, e le caratteristiche chimiche delle fumarole e delle acque di falda mostrano andamenti in rallentamento, come riscontrati già diverse altre volte nel corso di questi 19 anni di crisi bradisismica e, pertanto, non sono da interpretare come la fine del fenomeno bradisismico.
Inoltre, ad oggi, non ci sono evidenze sperimentali di una risalita di magma nei primi 3 – 4 chilometri della crosta superficiale. Condizione questa che, se non modificata, suggerisce che un eventuale fenomeno eruttivo non è ipotizzabile che possa verificarsi in tempi brevi.
Problemi da affrontare subito, invece, sono: la prevenzione, la riduzione dei rischi, la gestione del quotidiano, la resilienza attiva e l’informazione, in parole povere tutto ciò che ha a che fare con la capacità delle popolazioni di convivere con i fenomeni sismici e bradisismici connaturati al territorio, prima ancora dello studio dei piani di evacuazione dalle zone più a rischio in caso di criticità. Geologi, architetti e urbanisti, concordano sull’importanza della manutenzione degli edifici, a partire da quelli pubblici, che dovrebbe essere all’ordine del giorno nelle agende delle Amministrazioni Comunali, della Prefettura e della Protezione Civile, per concorrere alla mitigazione dei rischi, insieme ad un forte contrasto all’abusivismo edilizio che genera ulteriore precarietà, dovuta alla velocità di esecuzione dei lavori in zone a rischio ed al risparmio nei materiali usati.
È stato chiesto: cosa può fare in tutto questo il Rotary?
Incontri come questo sono importantissimi – ha risposto Ugo Oliviero – l’iniziativa del Rotary Club Campi Flegrei, promossa dal Presidente Brunello Canessa, aperta a tutti i Club e alla popolazione dell’area in questione, promuove la conoscenza dei fenomeni sismici e delle problematiche ad essa legati e recepisce, al contempo, le istanze della cittadinanza, mettendo a disposizione professionalità e competenze per fornire una corretta informazione e suggerire soluzioni concrete – ha concluso il Governatore.
Al momento, se non altro, le risultanze di questo primo panel rotariano, sconfessano le fake news e le valutazioni catastrofiste circolate sui social, che non hanno alcuna base scientifica, alimentate, forse, anche da qualche improvvida comunicazione, di qualche mese fa, che ipotizzava un innalzamento del grado di allerta sui Campi Flegrei.