Buco di bilancio da 6,5 milioni, il Pd: “Cittadini costretti a mettere mano al portafoglio”

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CAPODRISE. Una “cambiale” da 450.000 euro, da pagare ogni anno per i prossimi 15 anni. Per ripianare il buco di bilancio di circa 6,5 milioni di euro, il commissario prefettizio di Capodrise, Giuseppe Canale, ha approvato un Piano di riequilibrio finanziario pluriennale, ultima spiaggia prima di dichiarare il fallimento dell’ente. Il viceprefetto ha motivato la scelta richiamando il monito della Corte dei conti, che ad agosto ha sollevato pesanti “irregolarità contabili e finanziarie”. “Siamo al quarto capitolo della Galleria degli orrori”, dichiarano dal Partito democratico di Capodrise. “Per il nuovo anno – aggiungono dal Pd –, i cittadini di Capodrise hanno ricevuto in regalo una stangata sui tributi comunali (IMU, addizionale comunale, diritti di segreteria, oneri concessori e così via), tutti portati al massimo, in virtù del Piano di riequilibrio, sul quale, peraltro, nutriamo parecchi dubbi, che il commissario prefettizio ha dovuto approvare a causa di una situazione finanziaria disastrosa, determinata dal malgoverno e dall’incapacità della precedente amministrazione. Una situazione certificata, nero su bianco, dalla Corte dei Conti e dal revisore dei conti, Giulio Chiariello (si legga il paragrafo 2, pagg. 9-10, del parere protocollato il 2 gennaio)”. Quello di Canale, però, è solo un tentativo, avvertono dal Pd: sulla procedura di “predissesto”, ottenuto il parere del Ministero dell’interno, a decidere sarà proprio la Corte dei conti, che potrebbe ritenere il piano di rientro, ancorché spalmato in 15 anni, non sostenibile. A quel punto, il dissesto sarebbe inevitabile, con conseguenze per i cittadini, per i dipendenti del Comune e per i fornitori. “Per due anni – ricordano le Democratiche e i Democratici di Capodrise –, in ogni consiglio comunale abbiamo denunciato la drammatica situazione dei conti. Ci siamo, però, sempre scontrati con l’arroganza degli incapaci, con la protervia di chi credeva di essere diventato il padrone della città e con il dilettantismo superficiale di un assessore alle finanze che a tutto pensava tranne che alle finanze. A causa loro i cittadini dovranno mettere mano al portafoglio”.

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