Due Bollini Rosa dalla Fondazione Onda alla Casa di Cura Villa Fiorita Di Capua

Il riconoscimento viene conferito agli ospedali italiani “vicini alle donne”

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Ottiene 2 Bollini Rosa la Casa di Cura “Villa Fiorita” di Capua che, per il quarto biennio consecutivo, si aggiudica il prestigioso riconoscimento conferito ogni anno agli Ospedali “in rosa” da Fondazione Onda, l’Osservatorio Nazionale sulla salute della donna e di genere.

I Bollini Rosa sono il riconoscimento che Onda, da sempre impegnata sul fronte della promozione della medicina di genere, attribuisce dal 2007 agli ospedali attenti alla salute femminile e che si distinguono per l’offerta di servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali malattie delle donne, ma anche quelle che riguardano trasversalmente uomini e donne in ottica di genere.

Il conferimento dell’importante riconoscimento in campo sanitario alla clinica capuana è arrivato stamani a Roma, presso il dicastero della Sanità, alla presenza del Ministro, Orazio Schillaci, e della presidente della Fondazione Onda, Francesca Merzagora.

“Un risultato eccezionale che ci riempie di orgoglio, che premia il nostro lavoro e che è il frutto di un impegno che ormai dura da anni nei confronti della salute della donna e che vede da sempre in prima linea la nostra clinica.

La valutazione della nostra struttura ospedaliera e l’assegnazione dei 2 Bollini Rosa anche per il prossimo biennio 2024-2025, è stata effettuata dall’Advisory Board presieduta dal prof. Walter Ricciardi, che supervisiona l’iniziativa dal punto di vista scientifico e valuta la presenza di specialità cliniche che trattano problematiche di salute tipicamente femminili e trasversali ai due generi che necessitano di percorsi differenziati, tenendo in considerazione alcune variabili qualitative, quali le iniziative particolari promosse, il contesto regionale in cui si opera, la valenza territoriale della nostra struttura”, dichiara la presidente del Cda di Villa Fiorita, Raffaella Sibillo.

Effettuata sulla base di una scala da uno a tre, l’assegnazione dei Bollini Rosa tiene conto dell’attenzione alla salute femminile prestata dalle singole strutture sanitarie, ed a favore della clinica capuana, ha giocato sicuramente la presenza di specialità cliniche che trattano problematiche di salute tipicamente femminili e trasversali ai due generi che necessitano di percorsi differenziati, la tipologia e l’appropriatezza dei percorsi diagnostico-terapeutici ed i servizi clinico-assistenziali in ottica multidisciplinare gender-oriented, nonché l’offerta di servizi relativi all’accoglienza delle utenti alla degenza della donna a supporto dei percorsi diagnostico-terapeutici.

“L’undicesima edizione dei Bollini Rosa, che ha il patrocinio di 31 enti e società scientifiche – afferma Francesca Merzagora, presidente della Fondazione Onda – rinnova il nostro impegno nella promozione di un approccio gender-oriented all’interno delle strutture ospedaliere, riconoscendo l’importanza di servizi e percorsi a misura di donna, in tutte le aree specialistiche, che si distinguano per la qualità e l’appropriatezza delle prestazioni erogate. 

Gli Ospedali premiati con il Bollino Rosa vengono valutati alla luce dei percorsi inerenti sia alle specialità con maggior impatto epidemiologico nell’ambito della salute femminile, sia a quelle che trattano patologie che normalmente colpiscono entrambi i generi, ma con un approccio personalizzato. Vengono inoltre tenute in considerazione l’accoglienza e l’accompagnamento alle donne e i servizi offerti per la gestione di vittime di violenza. I 367 ospedali premiati costituiscono una rete di scambio di esperienze e di prassi virtuose, un canale di divulgazione scientifica per promuovere l’aggiornamento dei medici e degli operatori sanitari. Allo stesso tempo gli ospedali con il Bollino Rosa rappresentano per la popolazione, l’opportunità di poter scegliere il luogo di cura più idoneo alle proprie necessità, nonché di fruire di servizi gratuiti in occasione di giornate dedicate a specifiche patologie, con l’obbiettivo di sensibilizzare e avvicinare a diagnosi e cure appropriate”.

 

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