Al Belvedere di San Leucio il Congresso Internazionale di Moda e Design

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Nell’elegante cornice del Belvedere di San Leucio, presso la sede Officina Vanvitelli, si è tenuto il VII Congresso Internazionale di Moda e Design, CIMODE 2024. Un evento che ha visto la partecipazione di esperti internazionali, accademici e professionisti del settore moda, discutendo i temi cruciali per il futuro del comparto, come sostenibilità, innovazione e la necessità di una sinergia globale tra impresa, università e istituzioni. Il congresso ha offerto uno spazio di dialogo privilegiato, dove la tradizione e la creatività della moda si sono confrontate con le sfide imposte dalle nuove tecnologie e dai cambiamenti socio-ambientali. A chiusura di questa importante kermesse, si è tenuta una tavola rotonda conclusiva, moderata da Francesca Castanò, docente dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli e coordinatrice del comitato di indirizzo, tavolo del Design, Comunicazione e Moda, e da Joana Cunha dell’Universidade do Minho. La tavola rotonda, aperta dai “padroni di casa “ La Prof.ssa Patrizia Ranzo e il Prof. Roberto Liberti che hanno spiegato con competenza e passione il grande lavoro della macchina organizzativa e la mission dell’intero convegno, ha visto la partecipazione di esponenti delle istituzioni, del mondo accademico, delle associazioni e delle imprese.

• Antonio Marchiello, Assessore alle Attività Produttive della Regione Campania
• Rosanna Veneziano, Presidente del Corso di Laurea Magistrale in Design per l’Innovazione dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli
• Luigi Giamundo, Presidente della Sezione Moda dell’Unione Industriali Napoli
• Serena Jossa, Responsabile del Politecnico del Cuoio del SSIP
• Aldo Toscano, Presidente CNA Federmoda Campania
• Carlo Palmieri, Presidente del Gruppo Moda Assolombarda e Vicepresidente SMI
• Maria Dolores Morelli, Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”

L’intervento di Aldo Toscano ha toccato punti fondamentali legati alla missione di CNA Federmoda, alla difesa del Made in Italy e all’importanza di creare una rete di cooperazione tra imprese, università e istituzioni per costruire un futuro etico e sostenibile per il settore. A conclusione del dibattito, Toscano ha dichiarato: “Oggi il tempo degli individualismi è finito. È fondamentale creare una rete che colleghi le imprese, le università, le istituzioni e le associazioni a livello nazionale e internazionale. Solo attraverso la collaborazione possiamo promuovere un modello di moda che non solo sia innovativo, ma che rispetti anche i principi di sostenibilità, eticità e inclusività.”

Il Congresso CIMODE, infatti, ha mostrato chiaramente che l’unione delle competenze e il confronto continuo sono la chiave per affrontare le sfide globali e per portare il Made in Italy verso un futuro in cui la creatività è in armonia con la responsabilità sociale e ambientale. Durante il dibattito, Toscano ha sottolineato l’importanza di unire forze e competenze per costruire un futuro sostenibile e innovativo per il settore della moda, ma anche per il tessuto economico e sociale in cui esso si inserisce. Il dibattito ha inoltre affrontato il tema del momento delicatissimo per il settore, che sta attraversando una fase di grande difficoltà, sottolineando come sia fondamentale mantenere i riflettori puntati sulle problematiche legate alla perdita di posti di lavoro e alla salvaguardia della manodopera altamente specializzata, una delle vere eccellenze del nostro territorio. La formazione e il sostegno alle piccole e medie imprese sono emersi come punti cruciali per contrastare la crisi e preservare il patrimonio di competenze che rappresentano il cuore pulsante della moda made in Italy. Toscano ha evidenziato come sia necessario un impegno comune per promuovere la rete, affinché le competenze si incrocino e le idee possano prosperare. “Fare rete”, ha affermato Toscano, “significa creare ponti tra cultura e industria, tra tradizione e innovazione. Questo è il futuro della moda, e solo lavorando insieme possiamo raggiungere l’obiettivo di un mondo più equo e responsabile e di questo sottolinea, ringrazia e si complimenta con il lavoro svolto dall’università Vanvitelli dimostratasi non solo fucina di talenti, ma anche grande strategico aggreatore.”

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