Arresti in Comune, Speranza per Caserta: dimissioni sarebbero atto dovuto

Apperti e Naim: “Ombre inquietanti, l’amministrazione non può operare in queste condizioni”

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CASERTA. Il terremoto che ha scosso ancora una volta il Comune di Caserta “getta nuovamente ombre inquietanti sull’amministrazione comunale” – commenta a caldo Francesco Apperti, ex consigliere comunale ed attuale coordinatore del movimento Speranza per Caserta. “Fatto salvo il principio di presunta innocenza – spiega Apperti – il quadro che emerge dopo la conferenza stampa in Procura ci descrive un sistema di corruzione articolato, che andrebbe anche ad intaccare la regolarità del voto del 2021 se sarà confermata l’ipotesi di voto di scambio. A dire il vero ci hanno sempre lasciato molto perplessi i boom di preferenze ottenute da alcuni candidati: in questo caso, il prosieguo del percorso giudiziario avviato con gli arresti di stamattina ci dirà se i nostri dubbi erano fondati”. Quello che è certo, è che ora per l’amministrazione in carica sarà oggettivamente difficile continuare il lavoro in maniera serena ed efficace, se consideriamo che anche lo stesso sindaco Marino è già indagato e rinviato a giudizio per turbativa d’asta nell’ambito dell’appalto per la raccolta dei rifiuti.

 “Di fronte a comportamenti e azioni della politica ridotta alla cura degli affari privati e familiari – aggiunge Norma Naim, ex consigliera comunale di SpC – al di là delle responsabilità personali, che saranno accertate dalla Magistratura, una buona Amministrazione dovrebbe dimettersi all’unanimità. Lo ha già fatto l’assessora del M5S Mucherino. Sarebbe un gesto di enorme valore morale e un atto di trasparenza, di grande responsabilità ed amore nei confronti della città e significherebbe restituire alla cittadinanza il diritto alla partecipazione e alla scelta”.

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