Annamaria Russo e Ciro Sabatino portano in scena “Cent’anni di solitudine” alla Reggia di Portici

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È un racconto musicale, un concerto di parole per uno spettacolo che vorrebbe essere una preghiera laica dedicata all’immensità della letteratura l’allestimento di Annamaria Russo e Ciro Sabatino per Cent’anni di solitudine di Gabriel García Márquez, in scena sabato 15 giugno 2024 alle ore 21.00 nel Campo della Pallacorda alla Reggia di Portici, nell’ambito di MagicaMente 2024, rassegna a cura del Pozzo e il Pendolo Teatro (in caso di pioggia gli spettacoli si sposteranno al chiuso nel Galoppatoio).

Un ‘viaggio’ tra le pagine del capolavoro dell’autore colombiano, ‘guidato’ dalle parole di Paolo Cresta e la musica dal vivo dei Ringe Ringe Raja, tra le parole che si fanno musica e la musica che si fa parola, tra le suggestioni di un paese che vivrà fino a quando la stirpe del suo fondatore avrà vita, tra una ridda di sentimenti estremi e l’ineluttabile solitudine di mille personaggi che non riescono mai ad essere soli.

Vi sono molti modi diversi di narrare una storia. La si può tessere, limpida e oggettiva come una cronaca, oppure darle confini incerti, come un mito. Márquez, nel romanzo, racconta la lunga storia della famiglia Buendia come se si collocasse in una dimensione alternativa a quella del tempo, quasi come se ciò fosse compiutamente possibile.

“I libri amati – così in una nota di regia – sono la valigia di suggestioni, di emozioni, che ti porti dietro, per un giorno o per una vita. I libri amati hanno il sapore di una stagione dell’esistenza, qualche volta ti restituiscono inalterata l’ingenuità stupita di un passato prossimo o remoto. I libri amati sono i brividi, le risate, le lacrime di scorta nei giorni grigi di una quotidianità un po’ sbiadita. I libri amati, hanno titoli che spalancano il sorriso: Cent’anni di solitudine è uno di questi”.

In questo particolare allestimento, che ‘tradisce’ l’amore per il teatro e per la letteratura, alla parola drammaturgica, epurata dall’azione scenica, si associa una partitura musicale che la interpreta, significativamente, nell’incalzante sensualità, assumendo le forme di un vero e proprio ‘concerto’.

Le accattivanti sonorità accompagnano le parole, che non sono mutili od orfane dell’azione, anzi stanano l’azione, le danno la caccia, inseguono i sentimenti, suggeriscono i gesti e li trasfigurano. La scelta espressiva di essenzialità non invalida la sensazione che le parole, cui dà voce l’attore, giungano persino a mostrare gli eventi di una storia dai risvolti comici e lirici al tempo stesso.

I biglietti per gli eventi della rassegna possono essere acquistati online sul sito www.etes.it, nei punti vendita Etes e direttamente sul luogo dell’evento, a partire dalle 20.30 nel giorno dello spettacolo.

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