Giuseppe Vozza celebra il 2 giugno: “Viva la Repubblica, viva Casagiove”

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Con una nota stampa, il primo cittadino di Casagiove Giuseppe Vozza, annuncia la sua convinta partecipazione alle celebrazioni per il 2 giugno, Festa della Repubblica.

“Ricordiamo oggi, nella festa della Repubblica il 78° anniversario del Referendum nel quale gli Italiani scelsero definitivamente tra Monarchia e Repubblica. In quel giorno, le libertà civili e politiche, per oltre 20 anni umiliate dal regime fascista che portò ad una guerra disastrosa, diventarono nel voto, di nuovo realtà per gli uomini e soprattutto per tutte le donne che – in quell’anno 1946 – lo esercitarono per la prima volta. Certamente il prodotto più maturo ed alto di quel difficile periodo di divisioni, di resistenza al nazifascismo e di liberazione fu la Costituzione. Tre mi sembrano oggi le azioni necessarie per continuare ad assicurare alla Costituzione il posto di primo riferimento per la nostra pacifica convivenza civile: conoscere, rispettare, amare.
Conoscere: Il primo verbo dunque da coniugare nei confronti della Costrizione è quello di conoscere .Le azioni di divulgazione e conoscenza sono state per troppo tempo colpevolmente rimosse o sottovalutate nonostante gli strumenti e mezzi di comunicazione oggi a disposizione siano molto più efficaci del passato. E’ certamente un segnale positivo la rinnovata attenzione che soprattutto in questi anni la scuola sta ponendo a questi temi e l’Amministrazione comunale ne stimola e asseconda sempre le inclinazioni, spesso promuovendole. In particolare i giovani, infatti, devono essere aiutati a cogliere la sapienza e ricchezza umana che si sprigionano da questo testo soprattutto nella prima parte che non è assolutamente invecchiata, come alcuni sostengono, e pertanto non necessita di alcuna modifica.
Rispettare: Rispettare è verbo esigente perché la tradizione concreta dei principi che la Costituzione proclama è un compito davvero grande. In un contesto sociale e demografico molto cambiato, soprattutto in questi ultimi anni, dobbiamo chiederci cosa significhi concretamente che “tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni sociale e personali” o quale impegno e quante risorse è giusto impegnare nel “compito della Repubblica di rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana…” (art. 3).
Amare : Il terzo verbo da coniugare è amare. Qualcuno potrebbe pensare ad una stranezza, in fondo stiamo parlando di una legge. Perché utilizzare il verbo più impegnativo della relazione umana? Perché è solo l’amore, la passione civile, che consente di guardare senza astio o risentimento ai limiti che la Costituzione evidenzia soprattutto nella seconda parte che descrive l’Ordinamento della Repubblica – cioè l’organizzazione dello Stato – e trovare il modo condiviso per modificarlo e renderlo più efficiente.
L’auspicio che giunge a tutti Voi, pertanto è che la passione civile per il bene comune che la Costituzione Repubblica ha così ben sintetizzato sia la vera guida in modo che la nostra cittadinanza sia davvero attiva e sappia andare oltre alle piccole convenienze ed alle visioni di parte.
Con questo augurio, che è anche e soprattutto impegno civile, proclamiamo: Viva l’Italia, viva la Costituzione, viva la Repubblica! Viva Casagiove!”

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