“Scugnizzi a vela” vara Matteo, la nave dei “mestieri del mare” ai cantieri di Piloda Group
Il 24 maggio 2024 passerà alla storia come un sogno che si realizza. Un obiettivo che diventa realtà. Un momento di rinascita per una comunità, per una attività di impresa. Un progetto sociale, “Mestieri del mare” – “Scugnizzi a vela”, che nasce dall’accordo tra Marina Militare e Dipartimento della Giustizia Minorile e che proprio a Napoli ha trovato la sua prima applicazione con un accordo tra il Centro Giustizia Minorile e il Comando Logistico della Marina Militare, oggi retto dall’Ammiraglio di Squadra Salvatore Vitiello. Accordo di cui l’Associazione Life-Scugnizzi a vela fondata da Stefano Lanfranco è uno dei soggetti fruitori e Piloda Group è oggi padrone di casa offrendo la sua base cantieristica per il varo di nave scuola “MATTEO caracciolini”.
L’Associazione di volontariato Life Scugnizzi a vela, da quasi venti anni, persegue con i suoi volontari, grazie alla determinante logistica della Marina Militare, l’obiettivo di rendere autonomi e competenti i giovani che partecipano al “Laboratorio i mestieri del mare”, ideato per favorire l’integrazione e la formazione dei giovani a rischio di devianza ed emarginazione della Città Metropolitana di Napoli. Ciò attraverso il restauro di imbarcazioni a vela in legno appartenute alla Marina Militare e impiegate come vero e proprio materiale didattico nelle attività di laboratorio: una fantastica miscela di storia, cultura ed arte marinaresca che fa da innesco del processo di autostima dei ragazzi, e consente di creare una fantastica sinergia tra i giovani e storiche barche a vela in legno. I ragazzi vivono all’interno del Quartier Generale Marina Militare di Napoli, uno stage di “educazione civica” con il miglior modello rappresentativo che possa essere preso come riferimento. La realtà quotidiana dei ns. giovani è fatta di esempi “positivi”, di uomini e donne da imitare.
Nel 2014 è stato acquistato dalla Lega Navale di Ischia, Matteo, uno storico bialbero in legno degli anni 70, in analogia a quanto realizzato nel 1914 nell’iniziativa “da scugnizzi a marinaretti”, nel quale l’allora Ministro della Marina fece dono alla città di Napoli della pirocorvetta in legno denominata Nave asilo “Caracciolo” che accoglieva gli scugnizzi per trasformarli in provetti marinai.
Nel 2017 Nave Scuola Matteo Caracciolini è stata trasferita dalla Darsena Acton, per impegnativi lavori di restauro, presso Piloda Group, nella quale è stata accolta con grande entusiasmo da tutte le maestranze. Si è creata così una sinergia tra gli operai del gruppo e gli “Scugnizzi” che è andata ben oltre il semplice restauro dell’imbarcazione. Hanno partecipato al cantiere scuola anche alcuni esperti soci della nascente Delegazione della Lega Navale Italiana di San Giovanni a Teduccio. Circa settecento ore all’anno dedicate dai volontari ed alcuni professionisti, il maestro d’ascia, il carpentiere in legno, il motorista, l’attrezzista e non per ultimi, tutti i consigli e incoraggiamenti delle maestranze di un magico ed etico cantiere condotto dai fratelli Di Palo. E così sono cresciuti dei ragazzi presi per mano dagli operai di Piloda Group in un cantiere scuola che ha creato una famiglia integrata nel nome del mare e dei suoi mestieri.
L’attività degli Scugnizzi a vela è stata supportata inoltre da Fondazione Grimaldi onlus e Unicredit attraverso il contributo di Carta Etica 2019. Il futuro di Matteo sarà legato alla nascente Delegazione della Lega Navale Italiana di San Giovanni a Teduccio cui sarà affidato il prosieguo della vita del bialbero che sarà la prima nave scuola a disposizione dei giovani e delle associazioni locali attraverso il progetto “Via dalla strada . . . ! Andiamo per mare”.
Oggi il varo che rappresenta un momento di conclusione dei lavori e al tempo stesso di Rinascita di una Nave Scuola, di un cantiere napoletano, di giovani vite che provengono da percorsi difficili che si aprono al futuro. Nel corso dell’evento è infatti prevista la firma del contratto di lavoro di due giovani “Scugnizzi a vela” presso due aziende napoletane del Porto di Napoli: Costagliola e Piloda Group. Una giornata contraddistinta anche dalla mostra sulla rinascita di Matteo immortalata nelle fotografie di Antonella Panella che ha seguito da vicino il progetto.
Alla festa per il varo di Nave Matteo Caracciolini hanno preso parte l’Ammiraglio di squadra, Comandante Logistico Marina Militare, Ammiraglio Salvatore Vitiello, l’Assessore alle Politiche giovanili e al Lavoro del Comune di Napoli, Chiara Marciani, il Responsabile per il Sud di UniCredit, Ferdinando Natali, il Direttore Generale Fondazione Grimaldi, Luca Marciani, il Presidente del Porto di Napoli, Andrea Annunziata, il Vice Presidente della Lega Navale italiana, Ammiraglio Luciano Magnanelli, il General Manager, S&Y Sea &Yachting, Walter Di Palo, il Dirigente del Centro per la Giustizia Minorile della Campania, Nicola Palmiero, il magistrato del Tribunale di Sorveglianza di Napoli, Francesco Chiaromonte, l’assessore ai Trasporti e alle Infrastrutture del Comune di Napoli, Edoardo Cosenza, il Presidente del Tribunale di Sorveglianza, Patrizia Mirra, il presidente della Fondazione Roma Franco Parasassi.
Ammiraglio di squadra Salvatore Vitiello (Comandante Logistico Marina Militare): “La Marina Militare è da sempre sensibile a nobili iniziative che, attraverso la diffusione delle conoscenze professionali e delle tradizioni legate al mare, rappresentano uno strumento di educazione, recupero sociale, integrazione e socializzazione. Grazie all’accordo firmato due anni fa, tra la Marina Militare e il Centro di Giustizia Minorile della Regione Campania, si è dato l’avvio a percorsi formativi in grado di favorire la riabilitazione e l’integrazione dei minori entrati nel circuito penale o a rischio devianza. La collaborazione con l’Associazione “Life-Scugnizzi a Vela” e con tutte le Istituzioni coinvolte, nasce dalla condivisione del fatto che il mare è una grande palestra, una grande opportunità per insegnare regole e disciplina a giovani marinai che hanno temporaneamente smarrito la rotta. Assieme abbiamo perseguito l’obiettivo di infondere nei giovani la speranza e la voglia di cambiamento”.
Donato Di Paolo (General Manager Piloda Group) “Quando ci è stata prospettata la possibilità di ospitare il cantiere di restauro di Nave Scuola Matteo Caracciolini, abbiamo pensato che non ci poteva essere luogo migliore per portare a nuova vita un bialbero come questo. E’ la rinascita di una imbarcazione, la mission di Piloda Group attraverso i propri cantieri, ma anche la rinascita di giovani vite che attraverso i mestieri del mare trovano nuove opportunità, nuove possibilità di crescita. Ecco perché il cantiere è diventato una palestra di vita per i ragazzi e per le nostre maestranze, in una osmosi che ha permesso a tutti di guadagnare dal reciproco rapporto. Ecco perché gli “Scugnizzi” che cominceranno a lavorare presso Piloda Group si troveranno in una logica continuazione di un percorso cominciato anni orsono e che grazie al mare sarà opportunità di crescita per tutti, i cantieri, gli scugnizzi a vela, i ragazzi che cominceranno a lavorare con noi”.
Stefano Lanfranco (presidente Scugnizzi a Vela) : “Un comune obiettivo raggiunto da un consolidato gruppo di lavoro composto dalla Marina Militare, Giustizia Minorile, Comune di Napoli, Autorità Portuale ed illuminati sostenitori che hanno reso possibile la “rinascita” del bialbero Matteo attraverso la realizzazione di un “cantiere scuola” durato oltre sette anni che ha trovato nei cantieri di Piloda Group una vera e propria casa grazie all’osmosi creatasi con le maestranze che hanno accolto gli Scugnizzi come figli prima e operai poi. Abbiamo formato complessivamente oltre cento ragazzi a rischio, che si sono presi cura di Matteo e di se stessi, con il determinante sostegno di etiche organizzazioni come Fondazione Grimaldi e UniCredit e la collaborazione di imprese operanti nel Porto di Napoli tra le quali Costagliola & C., F.lli La Rocca e New Miranda che hanno inserito nel proprio organico alcuni Scugnizzi a vela che hanno ultimato il percorso di messa alla prova. Il futuro di Matteo sarà legato alla nascente Delegazione della Lega Navale Italiana di San Giovanni a Teduccio cui sarà affidato il prosieguo della prima nave scuola a disposizione dei giovani e delle associazioni locali attraverso il progetto “Via dalla strada . . .! Andiamo per mare . . .“ realizzato con il Comune di Napoli.
Gaetano Manfredi (Sindaco di Napoli): “Il varo di nave Matteo caracciolini rappresenta la coesione di organizzazioni e istituzioni impegnate nel concedere una seconda opportunità ai minori a rischio della nostra città che realizzano un percorso di giustizia riparativa. Il mare e i suoi mestieri sono una valida alternativa per i nostri giovani che partecipano a progetti formativi e di integrazione finalizzati all’inserimento lavorativo. Preservare ed affiancare le associazioni del Terzo settore che operano nel sociale è anche un compito delle Istituzioni. La passione dei volontari e la disponibilità di etici imprenditori rappresenta il forte impegno civile che la capitale del mare si propone di offrire per affrontare il disagio minorile”.
Andrea Annunziata (Presidente Autorità di Sistema Portuale del mar Tirreno Centrale): “Da diversi anni il Porto di Napoli, i suoi armatori e imprenditori si prendono cura dei giovani a rischio della Città Metropolitana di Napoli. Diverse etiche imprese del ns. comparto hanno accolto nel proprio organico gli Scugnizzi a vela che hanno ultimato il percorso di messa alla prova. Esempi di altruismo rappresentati da armatori napoletani che hanno aiutato e sostenuto il progetto del “Cantiere scuola per il restauro di Matteo”, una vera e propria fucina di apprendisti operai. Continueremo a fare la nostra parte in un consolidato sistema di integrazione, formazione e inserimento lavorativo dei giovani a rischio della città di Napoli”.
Ferdinando Natali (Responsabile per il Sud di UniCredit): “Siamo orgogliosi di aver contribuito, attraverso i Fondi Carta Etica di UniCredit, a questo bellissimo progetto e al restauro di questa storica imbarcazione che verrà utilizzata dai ragazzi e dalle ragazze per un percorso di recupero e reinserimento, esperienze educative, avviamento al lavoro e acquisizione di competenze nautiche. Il nostro obiettivo è contribuire allo sviluppo di una società più equa e inclusiva e generare benessere sociale ed economico per gli individui e i territori e con questo progetto è stato fatto un ulteriore passo in questa direzione”.
Luca Marciani (Direttore Generale Fondazione Grimaldi): “Dal 2019 sosteniamo la ristrutturazione della Nave Scuola Matteo, col ripristino e adeguamenti dell’attrezzatura velica di coperta e degli alberi, il ripristino e adeguamento impianti e sala macchina, siamo stati varie volte sul cantiere e abbiamo sperimentato la competenza e passione dei responsabili dell’associazione Life, trasmessa senza soluzione di continuità ai giovani a rischio. L’esperienza della famiglia Grimaldi, alla base della nostra Fondazione, ci dice di come il mare è maestro, fonte di sacrificio e di ricchezza, di esperienze forti e di opportunità di lavoro. Questo progetto è una riconferma di questo, e nell’ambito della nostra attività filantropica con focus sui giovani di Napoli siamo ben lieti di aiutarlo”.
Luciano Magnanelli (Amm. Isp. Capo Vice Presidente Nazionale Lega Navale Italiana): “La LNI vede da sempre nel mare un potente strumento di inclusione che concorre all’integrazione ed alla costruzione di un comune senso di appartenenza tra i giovani di differente estrazione e con differenti disagi, contro ogni forma di discriminazione e di intolleranza; opera in tal senso l’accordo di indubbio valore sociale stipulato con il Dipartimento di Giustizia Minorile che ha consentito in numerose Sezioni di attivare percorsi di inclusione legati alle tematiche del mare nei confronti di giovani sottoposti a provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria. In questo ambito si inquadra la recente nascita della Delegazione della Lega Navale di San Giovanni a Teduccio al cui Presidente, Stefano Lanfranco, abbiamo affidato il compito di portare il mare dove non c’è e di offrire anche ai ragazzi delle periferie ed ai minori a rischio le opportunità di crescita e di integrazione che offrono gli sport nautici. La disponibilità della nave scuola Matteo costituirà una preziosa opportunità ed un ulteriore incentivo per la Delegazione per portare nelle periferie le possibilità di inclusione nella società civile e di avvicinamento allo sport che da sempre la LNI offre a tutte le fasce sociali a prescindere dalle disabilità fisiche e dai disagi sociali ed economici”.