Def, Castellone: “Il Governo taglia su tutto tranne che sulle menzogne”

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“Vorrei ringraziare il ministro Giorgetti perché lunedì, in audizione in Commissione Bilancio, ha ammesso candidamente su cosa intende puntare e dove stiamo andando. Il Ministro intende puntare sull’austerità, perché dire che il debito buono non deve diventare debito a tutti i costi è solo un modo furbo per dire questo: austerità, con tutti i suoi pilastri, con le privatizzazioni selvagge, con la precarizzazione del lavoro, con il lavoro povero, con i tagli alla spesa pubblica”. Lo ha detto Mariolina Castellone (M5S), vicepresidente del Senato, intervenendo in discussione generale nell’Aula di Palazzo Madama sul Def. “Mi vorrei soffermare soprattutto sui tagli alla sanità, per provare una volta per tutte a smascherare le continue bugie del Governo su questo tema. Nel Def – ha aggiunto – è precisamente scritto che la spesa sanitaria in rapporto al Pil già nel 2023 è precipitata al 6,3%, tanto che il ‘Sole 24 Ore’ ha commentato che si tratta del tasso di investimento più basso sulla sanità dal 2007. Quindi non è vero, come dice la presidente Meloni, anche in tv, che la spesa salirà al 6,9% del Pil. Questa è la prima menzogna. La seconda è sugli investimenti nella sanità pubblica in termini assoluti, che tanto appassionano il Governo e sono la sua ossessione. Ebbene, nel Def c’è scritto che dai 131,6 miliardi nel 2022 e si è passati ai 131,1 miliardi nel 2023. Tra 2022 e 2023 quindi, anche in termini assoluti la spesa è scesa”. “Questi sono i numeri – ha osservato – se poi Governo e maggioranza non li sanno leggere è un loro problema. Tutto questo avviene mentre l’Istat ci dice che nel 2023 le persone che hanno rinunciato alle cure, perché non possono permettersi la sanità privata e non possono attendere le liste d’attesa, che ormai sono lunghissime, sono passate da 4 a 4,5 milioni”. “Quello che dico a Governo e maggioranza allora è questo: abbiate il coraggio in Europa, a proposito del Patto di stabilità, non di chiedere lo scorporo delle spese militari, ma quantomeno di chiedere lo scorporo delle spese sulla prevenzione. Come al solito, le spese di queste politiche scellerate le pagheranno i cittadini e le pagheranno soprattutto i cittadini più fragili”, ha concluso la senatrice.

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