Dal 14 dicembre a Palazzo Reale una mostra dedicata a Domenico Morelli a duecento anni dalla nascita

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Napoli, 14 dicembre 2023 – La mostra “Omaggio a Domenico Morelli – incroci contemporanei a duecento anni dalla nascita”, aperta oggi a Palazzo Reale di Napoli all’interno della Cappella Reale, intende restituire il giusto tributo alla figura, all’arte e al genio, di uno dei uno dei più celebri artisti napoletani, offrendo la possibilità di festeggiare l’anniversario della nascita. Nel 2023, infatti, si celebra il bicentenario della nascita di Domenico Morelli (Napoli, 1823-1901), personalità centrale nel processo di rinnovamento della pittura meridionale del secondo Ottocento, riferimento imprescindibile negli orientamenti artistico-culturali italiani.

Mostra nella cappella Palatina di palazzo reale di Napoli Domenico Morelli con il direttore Epifani ed i curatori artistici ed artisti, visita del console del Benin

La mostra-omaggio è curata da Fausto Minervini in collaborazione con Selene Salvi, che compare anche tra gli artisti che sono stati chiamati a realizzare le opere esposte, espressamente realizzate, e chiuderà 13 febbraio 2024

Nove pittori figurativi contemporanei, quindi, sono stati invitati a un confronto con la sua produzione, esponendo i propri dipinti al cospetto della Vergine assunta al cielo tra cori di angeli di Morelli, opera incastonata nel soffitto della Cappella Reale, creando un parallelo dialogico tra Antico e Moderno. L’allestimento è stato curato dall’architetto Stefano Gei che ne ha delimitato lo spazio racchiudendolo in una superfice che ha le stesse dimensioni dell’Assunta di Morelli, interpretando sapientemente la visione dei curatori.

Napoli, realtà a cui Morelli fu visceralmente legato e che fu centrale nelle sue vicende artistiche e professionali, si è inspiegabilmente mostrata fino a oggi silenziosa nei confronti di questa ricorrenza, nonostante sia ancora vivida e tangibile la lezione morelliana nel bagaglio culturale, iconografico e immaginifico non solo degli artisti meridionali del primo Novecento, ma anche di molti esponenti della pittura figurativa attivi oggi sul territorio campano.

Nel segno del fondatore della Scuola napoletana di pittura, dunque, la mostra rappresenta anche una nuova occasione di confronto per l’arte figurativa contemporanea, trovando in Palazzo Reale, cuore pulsante della vita museale e culturale cittadina, la dimensione più idonea per una ridiscussione sui generi pittorici contemporanei e sullo status del cosiddetto “realismo”.

Mostra nella cappella Palatina di palazzo reale di Napoli Domenico Morelli con il direttore Epifani ed i curatori artistici ed artisti, visita del console del Benin

L’esposizione, non a caso, è allestita proprio dove Morelli collaborò alla ridefinizione dell’intero impianto decorativo dal 1864 per volontà di Annibale Sacco (direttore della Real Casa), rivelando le proprie capacità di conoscitore e mediatore tra tradizione e modernità, tra il passato dell’arte figurativa locale e le nuove istanze della pittura accademica.

Questi gli autori e le opere in esposizione, tutte appositamente realizzate nel 2023
Fulvio De Marinis (Napoli, 1971), La scelta di Antonio (dittico) – olio su tela
Ludovico della Rocca (Napoli, 1954), Teofania – olio su tela
Tonia Erbino (New York, 1974), Risorto – olio su tela
Angelo Giordano (Napoli, 1989), Gli Psicopompi e le loro anime – olio su tela
Loris Lombardo (Napoli, 1978), Vicine distanze – olio su tavola
Tommaso Ottieri (Napoli, 1971), Assunta – olio su tavola
Carlo Alberto Palumbo (Napoli, 1976), Abhayamudrā – olio su tela
Emilia Maria Chiara Petri (Bologna, 1983), Le incognite (trittico) – olio su MDF
Selene Salvi (Napoli, 1976), La Vergine scomposta – olio su tela

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