Casagiove, l’Istituto Comprensivo Moro-Pascoli «fa rumore» per Giulia. La commovente cerimonia nell’atrio della scuola

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Una lezione che fa rumore all’Istituto Comprensivo Moro-Pascoli di Casagiove a conclusione di una settimana dedicata all’approfondimento della tematica della violenza contro le donne. Una consuetudine divenuta ancor più necessaria a causa degli avvenimenti di cronaca che nel corso di quest’ anno hanno visto crescere gli episodi di violenza nei confronti delle donne ed in particolare in seguito alla morte di Giulia Cecchettin, avvenuta la notte dell’11 Novembre, ricordata lo scorso martedì con un minuto di silenzio.

Alle ore 13:00 l’atrio del plesso Pascoli in cui erano riunite le classi terze risuonava delle parole della poetessa peruviana Cristina Torres Caceres

“Se domani sono io,
se domani non torno
mamma, distruggi tutto.
Se domani tocca a me,
voglio essere l’ultima”

che hanno suscitato un forte impatto emotivo sui giovani presenti.

A seguire, partendo dalla constatazione della giovane età di Giulia e del suo carnefice, entrambi ventiduenni, si è scelto di condividere con gli alunni i dati emersi da un’ indagine svolta dalla Fondazione Libellula sulla percezione degli atteggiamenti di controllo e di violenza nei rapporti di coppia e nelle relazioni tra pari in adolescenza, in modo da far acquisire consapevolezza nel discernere i segnali di pericolo e comprendere l’ importanza di parlarne e chiedere aiuto.

In questa giornata non poteva mancare la lettura dei nomi delle donne vittime di violenza dal 1 gennaio al 20 novembre 2023, ed il ricordo di alcune storie, quella di Pierpaola Romano, Giulia Tramontano e Giulia Cecchettin, raccontare attraverso le parole di tre alunne sotto forma di monologo.

A conclusione della giornata, il minuto di silenzio si è trasformato in un “minuto di rumore”, perché, se vogliamo veramente che le cose cambino è necessario intervenire, parlare, denunciare, e per far questo bisogna partire proprio dai più giovani ed educare ai sentimenti, alle emozioni, alla gestione delle relazioni affettive.

Questo il concetto ribadito dalla Dirigente Angela Maccauro, che, citando il poeta Franco Arminio, da detto: “Dobbiamo dare a tutti la libertà di amare e di non amare, la libertà di volere gli altri e di non volerli più” e ha ricordato ai ragazzi che l’ amore non fa male, non limita la libertà e non soffoca l’altro, che l’amore è condivisione, è scegliersi giorno per giorno e crescere insieme.

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