“Geometria della natura” di Gianni D’Anna, dal 4 ottobre a Napoli

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Nell’ambito del ciclo di mostre sul tema “Sotto il segno della Magia Naturalis”, omaggio a Giovan Battista Della Porta e Giordano Bruno”, FrameArsArtes presenta la personale di Gianni D’anna “Geometria della natura” a cura di Domenico Natale.

Una “magia naturalis”, quella di Gianni D’Anna, che fornisce identità formale al pensiero dei due nostri massimi esponenti del divenire del pensiero scientifico e della sua intima libertà espressiva.

L’artista napoletano ha studiato Scenografia presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli e si è occupato con competenza professionale di scienze naturale, in particolare di malacologia ed entomologia.

Nei primi anni ’90 interessato alla teoria del Caos, incontra la geometria frattale di Benoit Mandelbrot, alla quale impronterà nel tempo i diversi aspetti della sua attività, firmando sia saggi per prestigiose riviste scientifiche, ma anche realizzando con squisita libertà creativa manufatti artistici prodotti nelle più diverse tecniche artistiche.

Nel 2013 in occasione della mostra Danza di reazioni a Napoli, Domenico Natale scrive “in D’Anna l’interesse per l’arte e le scienze della natura appaiono intimamente connessi ma anche svincolati da troppo stretti confini semantici d’attualità, e ricondotti, invece, a livello dell’immaginario, ad una sorta di tempo ancestrale, anteriore certamente al formarsi stesso dei concetti moderni di arte e scienza. Un tempo nel quale recuperare il senso premoderno delle “mirabilia”, cioè di quelle misteriose e quasi magiche virtù per le quali, mediante processi metamorfici, possono essere prodotte cose meravigliose partendo dalla conoscenza della natura e dal rispetto della sua identità”.

L’artista ha insegnato moda e costume presso l’Istituto d’Arte Boccioni di Napoli ed ha collaborato attivamente all’attività di ricerca e di sperimentazione con il gruppo Malacologico Campano-Pugliese, Negli anni 1975, 1983, 1994, 2000, 2005, 2010, 2013 ha esposto a Napoli, a Marigliano nel 1981; a Capri nel 1997; a Caserta nel 1980; a Pordenone nel 1980 e 1999; a Sorrento nel 2010; e poi ancora a Brescia, Milano, Roma, Venezia, Udine, Prato, Torino, Savona, Locri, Piacenza. All’estero ha esposto a Chicago nel 1998; Nizza nel 1996; Granata nel 1997; Novosibirsk – Russia – nel 1990.

Le sue opere sono collocate in spazi pubblici a San Giuseppe Vesuviano a Spoleto aPerugia e a Maratea.  Molte le recensioni su riviste tra queste: Arte e Carte, That’s Art Show, Juliet, Titolo, Eco dell’Arte Moderna, Next, Flash Art (edizione italiana ed internazionale), Art Diary, Terzocchio, La Stanza Rossa, Harta Performing . Il suo lavoro citato nel saggio di Jean-Claude Chirollet, Art Fractaliste – La complexité du regartd.

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