Christian Durso è un 31enne disabile che ogni giorno si batte per tutelare i diritti di chi come lui è diversamente abile. Infatti è affetto da una particolare patologia che lo ha obbligato su una sedia a rotelle.
Sono sempre più numerosi gli ostacoli che i diversamente abili trovano ogni giorno sul proprio percorso di vita. Le università non fanno eccezione.Durso infatti ha provato a verificare se l’università Federico II di Napoli e l’Università degli Studi di Salerno consentano ancora di poter svolgere la didattica a distanza come durante l’emergenza Covid. Purtroppo ha ricevuto risposte negative.
“Mi chiamo Christian Durso, sono una persona con disabilità grave iscrivermi alla vostra facoltà di giurisprudenza, come premesso sopra a causa della mia condizione ho bisogno di alcune informazioni. Vivo parte dell’anno ad Anacapri e parte a Montano Antilia, quindi non potendo essere fisicamente vicino la vostra sede, vi chiedo se è possibile seguire lezioni e dare gli esami online. Ripeto, purtroppo a causa della mia disabilità sono impossibilitato ad effettuare spostamenti in autonomia. Resto in attesa di riscontro.” – scrive il ragazzo nelle mail indirizzate alle segreterie.
Le risposte non sono tardate ad arrivare ad arrivare: “La didattica è svolta in presenza, per maggiori informazioni può contattare l’ufficio didattica del corso di laurea a cui intende iscriversi.”.
Durso, dopo i dinieghi, si è rivolto, come già fatto in precedenza per altri diritti negativi ai disabili, al deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli:“Io mi trovo impossibilitato ad iscrivermi all’università anche quelle online. Perché dopo lo stato d’emergenza almeno gli esami vanno dati in presenza. Per una persona con disabilità grave è una grande ingiustizia perché spesso non si vive vicino le sedi universitarie, lo Stato non ti garantisce un’assistenza e i mezzi per arrivarci. Alche un disabile si vede negato il diritto allo studio.Il mio desiderio e necessità di iscrivermi alla facoltà di Giurisprudenza nasce dal fatto che vorrei poter aiutare gli altri così come finora molti legali hanno aiutato me, vorrei lasciare un mondo migliore a chi verrà e per farlo lo studio è forse la cosa più importante. Ho contattato diverse università, sia pubbliche che private online, ma tutte mi hanno riferito che gli esami vanno dati in presenza.”.
“Durante l’emergenza covid ci esprimemmo sulla didattica a distanza e sullo smart-working spiegando come fossero strumenti da potenziare per far sì che diventassero utili anche al di fuori della pandemia, soprattutto in un mondo che va sempre più veloce e richiede l’abbattimento di distanze e barriere. Barriere che però continuano ad esserci per i diversamente abili anche quando ci sarebbero le risorse per superarle. Abbiamo intenzione di preparare un’interrogazione parlamentare sulla questione. Il diritto agli studi non può essere negato a nessuno. – ha affermato Borrelli.