31 marzo 2023 – Gli alunni della Scuola Secondaria partecipanti al progetto “Memoria e Legalità hanno realizzato una manifestazione a conclusione di un percorso che la scuola ha intrapreso nel mese di Marzo, un lungo cammino che ha portato gli alunni ad approfondire tante tematiche relative alla legalità, all’impegno e al senso di responsabilità. Questa giornata non può essere considerata semplicemente una conclusione; in realtà è stato il vero inizio perché – come hanno affermato gli studenti-si sono resi conto che l’illegalità deve essere affrontata tutti i giorni, si deve combattere quotidianamente per quei valori di cui hanno compreso l’importanza. E’ una battaglia quotidiana fatta di impegno da parte di ciascuno di noi. Ed è proprio per questo che hanno iniziato il loro percorso con una poesia scritta in seguito ad uno dei momenti di riflessione vissuti in questo periodo, evidenziando i veri valori della vita.
Ci hanno raccontato storie, immedesimandosi in tanti giovani che hanno la loro stessa età e i loro stessi sogni, che però il destino ha voluto che nascessero in territori difficili, in cui l’illegalità dilaga, chiedendoci di riflettere su come si possa sentire un ragazzo che vive in quel contesto.
Giunti al cuore della giornata, hanno raccontato un’altra storia, la storia di un uomo perbene, un padre ed un lavoratore, strappato alla famiglia per mano della camorra. È la storia di Mimmo Noviello, l’altro casalese, l’uomo che rappresenta l’ altra faccia di Casal di Principe e dei territori confinanti, la brava gente che non accetta l’illegalità, non si piega alla prepotenza, si ribella alla violenza ed alla sopraffazione anche a costo della vita. La storia di Mimmo Noviello è stata tratta dall’ omonimo libro scritto da Paolo Miggiano, che ci ha onorato, insieme a Mimma Noviello, figlia della vittima, della sua presenza.
Gli alunni si sono soffermati proprio sulla parola “ casalese” evidenziando come questo termine sia stato frainteso nel tempo, passando dall’ indicare gli abitanti di un luogo, a rappresentare gli appartenenti ad un clan, ma lasciandoci la speranza che presto esso torni al suo significato iniziale. La storia narrata è stata accompagnata da musica e danza, con coreografie che hanno avuto l’ effetto di amplificare il messaggio delle parole. L’ ultima parte, raccontata dal punto di vista delle due figlie di Mimmo, Mimma e Matilde, facendo ripercorrere attraverso il ricordo quella tragica giornata del 16 maggio 2008, è stata particolarmente emozionante e ha suscitato la commozione di tutti.
Gli stessi ospiti hanno confermato la forte emozione; lo scrittore Paolo Miggiano ha aggiunto notizie e informazioni importanti, esplicitando le cause del fenomeno mafioso, ha evidenziato il ruolo di cittadini comuni compiacenti che scelgono la strada dell’ illegalità e ha parlato ai ragazzi anche delle tante giovani vittime, tra cui Annalisa Durante, che non era al posto sbagliato al momento sbagliato, come si suol dire… Era al posto giusto, dove doveva stare, è la camorra che è sbagliata.
Le parole di Mimma Noviello, la sua dolcezza ed autenticità hanno saputo toccare il cuore del giovane pubblico, suscitando grande commozione tanto che alla fine dell’ intervento i ragazzi sono corsi ad abbracciarla con gratitudine.
A conclusione della giornata la dirigente scolastica Dott.ssa Teresa Luongo ha ringraziato le docenti coinvolte nel progetto, la prof.ssa S. Gravante e la prof.ssa E. De Caprio e ha voluto dedicare un piccolo pensiero a Mimma Noviello per l’impegno profuso proprio in memoria del padre nel divulgare valori e ideali che le sono stati trasmessi dal suo caro papà donandole una targa e ringraziandola per la sua presenza e per le parole che ci ha dedicato. Un pensiero “verde” anche a Paolo Miggiano, una piantina, con l’ augurio che possa crescere rigogliosa come il messaggio di legalità trasmesso dai suoi libri.