Con lo specchietto retrovisore della macchina hai urtato il mio gomito facendomi cadere lo smartphone dalle mani.
Queste sono state, più o meno, le parole con cui un 35enne di Roma ed il suo complice, un 52enne di Caserta, hanno tentato di consumare la cosiddetta “truffa dello specchietto” nei confronti di un 51enne.
Erano le 19,00 di ieri quando un 51enne alla guida della sua vettura, nel transitare in via quercione, ha notato una vecchia Renault Clio parcheggiata sul ciglio della strada con all’esterno un uomo che parlava con il conducente.
Sebbene sia transitato a debita distanza dal quell’uomo ha udito uno strano rumore. Subito dopo si è accorto, guardando dallo specchietto retrovisore, di essere inseguito da quella Renault Clio, i cui occupanti lo stavano invitando a fermarsi.
Arrestata la marcia e sceso dal veicolo è stato accusato da uno dei due di aver urtato, con lo specchietto retrovisore, il suo gomito facendogli cadere di mano lo smartphone, causandone così la rottura del display.
Per tale motivo gli è stato chiesto un risarcimento di € 300, pari al costo del telefono.
Sebbene convinto di non averlo toccato, il 51enne ha comunque deciso di recarsi al vicino ufficio postale per ritirare la somma di denaro richiesta. Nel mentre si apprestava a prelevare allo sportello ATM ha visto gli occupanti la Renault allontanarsi repentinamente al sopraggiungere di una pattuglia dei carabinieri, casualmente in transito da quelle parti.
Ai militari dell’Arma, che nel frattempo avevano fermato proprio quella vettura per un controllo, ha raccontato quanto accaduto. E’ stato in quell’istante che, grazie all’intervento dei militari dell’Arma, ha preso coscienza di essere stato vittima di un tentativo di truffa.
I due sono stati denunciati per truffa aggravata mentre il solo 35enne anche per false generalità.