Carabinieri ed Esercito nel campo nomadi di Via Carrafiello, tra tonnellate di rifiuti e roghi. 53 auto sequestrate

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Un tubo di plastica corre perpendicolare alla strada. In un canale scavato con qualche attrezzo di fortuna. Sotto qualche centimetro di asfalto grigio, per evitare che le auto possano schiacciarlo.
Porta acqua nel campo e la sete di oltre 400 persone è saziata da quella conduttura.
Un gallo bagnato lo costeggia, per beccare qualcosa insieme a decine di altri della sua specie raggruppati attorno ad una cassetta di plastica nera.
Poi un belato lontano, lo sentono tutti.
E’ un agnello, legato ad un camper con un filo sottile.
Non è solo, qualche metro più avanti un ariete dalle corna arricciate è avvolto da una corda, fissata ad una grata arrugginita.

I carabinieri della compagnia di Giugliano e quelli del gruppo di Castello di Cisterna sono entrati nel campo nomadi di via Carrafiello da qualche istante. Con loro anche l’esercito Italiano (operazione strade sicure “terra dei fuochi” a disposizione della Prefettura), agenti della polizia metropolitana e personale tecnico dell’Enel.
Le auto sono tante. Occupano ogni viale di terra battuta.
Da una di queste scendono tre militari e si avvicinano a quel montone legato.
La voce di uomo li avverte: “fate attenzione, la corda è molto lunga e Bambi è sempre nervosa! Tira testate!”
Bambi, come il cerbiatto ideato da Walt Disney. L’animale è infastidito da quel gruppo di figure scure e si solleva sulle 4 zampe pronto a colpire.
I militari fanno un passo indietro, sarà l’ASL veterinaria ad occuparsi di tutti gli animali dell’insediamento.

Attorno a loro sciamano gruppi di bambini di ogni età.
Sorridenti salutano i carabinieri. Un’accoglienza quasi sorprendente.
Saltano tra le pozzanghere e i rifiuti. Poi su materassi e reti di ferro. Sembrano divertiti.
Un ufficiale dei Carabinieri li prega di far attenzione ai chiodi. Le scarpe già logore non basterebbero a proteggerli da tagli profondi.

Il Campo di Via Carrafiello è circondato.
Dai carabinieri ma soprattutto da baracche di fortuna e rifiuti.
Tonnellate di rifiuti di ogni genere.
L’aria è irrespirabile. I fumi neri salgono a spirale verso il cielo, impregnano anche i vestiti.
Fornaci sparse tra carcasse di auto e furgoni, frigoriferi, passeggini, forni ancora fumanti.
Topi, vivi e morti.
Gatti che gli danno la caccia.
E ancora pneumatici, divani, scarpe, televisori, vasche, vernici.
Poi giocattoli.
Macchinine, robot senza braccia, bambole spettinate, bici senza ruote. Abbandonati, coperti di terra e polvere. Qualcuno intrappolato tra cavi di acciaio e scarti di edilizia. Un bimbo gioca all’aeroplanino con una cerniera di metallo, di quelle per armadi.

I militari stanno identificando i presenti e hanno già sequestrato diverse auto. Sono disseminate nel campo, tutte senza assicurazione. Qualcuna è provento di furto ma i proprietari dovranno rinunciare ancora per qualche giorno a rimettersi alla guida. Perché volante, scatola del cambio e sedili sono spariti.
Il conto finale sarà di 53 auto sequestrate, portate vie a più riprese da carovane di carroattrezzi. 10 le carcasse rilevate e rimosse.
C’è anche rame. Tantissimo.
Centinaia di metri di fili di rame finissimo, sottratti da chissà quale impianto. L’oro rosso che, rivenduto, frutta fino a 10 euro al chilo. I carabinieri lo hanno trovato nel cofano di un furgone e lo hanno sequestrato.
Un uomo è stato denunciato per guida senza patente. Ha provato ad uscire dal campo da una stradina sterrata. Guidava un piccolo furgone.

Arrivano anche i servizi sociali, verificheranno le condizioni degli abitanti e soprattutto quelle de tanti bambini. Insieme ai carabinieri si assicureranno che frequentino la scuola dell’obbligo.

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