Il Liceo Artistico “San Leucio” ospita, unica scuola, la conferenza “Jazz e Shoah. La musica: un atto di resistenza”

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Due giorni per “ricordare”, due intense giornate per non dimenticare. Il 18 e il 23 prossimi nel Liceo Artistico “San Leucio” arriva il progetto “Jazz e Shoah. La musica: un atto di resistenza”, patrocinato dalla Fondazione della Memoria Contemporanea di Bruxelles e dal Comune di Caserta. Le studentesse e gli studenti di tutte le classi prime della scuola parteciperanno alla conferenza alla presenza del dirigente dell’Area Promozione Culturale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale portavoce della Diplomazia Pubblica e Culturale, Paolo Sabbatini, del maestro jazzista Angelo Gregorio, direttore artistico dell’evento, e dell’assessore alla Cultura e all’Istruzione del comune di Caserta, Enzo Battarra. L’evento sarà coordinato dalla giornalista Dalia Coronato. «Si tratta di un’esperienza unica nel suo genere – spiega la dirigente scolastica Immacolata Nespoli – e siamo onorati di poter offrire alle studentesse e a gli studenti del nostro Liceo questo momento così significativo e formativo. È compito istituzionale ma prima ancora etico e morale della scuola far conoscere alle giovani generazioni quella che fu la tragedia delle persecuzioni razziali, dei campi di concentramento e di sterminio affinché dalla conoscenza maturino nuovi semi per la pace, per il rispetto, per la condivisione». Nel corso della conferenza si racconterà il lungo lavoro di ricerca che ha portato a ricostruire la storia di un gruppo di musicisti internati nel Campo di Theresienstad, nella Repubblica Ceca, e a ricomporre un repertorio di brani probabilmente suonati da questi artisti, ai quali era stata promessa la libertà, in cambio della loro performance musicale. Attraverso diapositive e filmati di repertorio si sottolineerà il paradosso tra la musica swing ruggente, gioiosa degli anni ˈ20 (suonata al campo di concentramento) e la desolazione della Shoah. Un viaggio appassionante, commovente che racconta la tragedia di un tempo, di un popolo, di generazioni, con un approccio completamente diverso. «L’incontro destinato alle ragazze e ai ragazzi del Liceo artistico – dice Dalia Coronato che lo sta curando – vuole celebrare la giornata della memoria con la testimonianza di Tatiana Bucci sopravvissuta insieme alla sorella Andra alla Shoah italiana e autrici di memorie sulla loro esperienza ad Auschwitz. Scambiate per gemelle, le due bambine vengono tenute in vita per essere usate come cavie per gli esperimenti condotti dal dottor Josef Mengele e sono tra le poche a sopravviverne. Proprio la loro presenza in tale contesto ne fa delle testimoni cruciali sul funzionamento del campo di Auschwitz e sugli esperimenti pseudoscientifici ivi compiuti. Per questo il caso delle sorelle Bucci è oggetto di ampia discussione storiografica sia in Italia sia a livello internazionale».

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