CESA. La scuola come veicolo di educazione alla non violenza e rispetto per l’altro. Sono questi i presupposti che hanno spinto gli Istituti “Mille Colori” e “Nido d’Amore” ad organizzare una manifestazione speciale in occasione della Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne. Ieri, 25 novembre 2022, dalle ore 10.30, le due scuole, dirette rispettivamente da Mariella Cammisa e Errico Luigi, hanno partecipato ad un dibattito vivo sulla questione presso la nuova Sala Polivalente “Siani”, in pizza De Michele, a Cesa.
La giornata, patrocinata dal Comune e nata dal confronto e dal costante dialogo tra i dirigenti e le relative equipe pedagogiche, ha coinvolto le referenti di “Spazio Donna Onlus”, associazione che da anni combatte attivamente contro questo fenomeno orribile. Presenti anche l’Assessore alla Pubblica Istruzione di Cesa, Villano Cesario e il Consigliere del Comune di Giuliano, Francesco Cacciapuoti.
Gli alunni, i veri protagonisti della mattinata, si sono mostrati particolarmente coinvolti e sensibili alla tematica, per la quale hanno letto delle poesie composte da loro stessi. E non solo: nel rispetto di tutte le donne vittime di violenza hanno indossato maglie o foulard rossi e realizzato cartelloni che gridano “No alla violenza!”. Un evento importante e soprattutto volto a formare nuove generazioni capaci di contrastare un male dilagante; una giornata che rientra in un progetto più ampio che vede i bambini come attori attivi sul palco della vita: “Siamo soddisfatti di questo evento all’insegna dei sani principi dell’uguaglianza e del rispetto verso le donne in primis – affermano Cammisa ed Luigi -. Quello della violenza sulle donne è un tema sicuramente delicato, ma se proposto a piccole dosi, con la giusta cautela e un’ attenzione a quello che insieme si può costruire, è un argomento da proporre sin dai primi anni per sensibilizzare nel modo corretto gli uomini del futuro. L’educazione alla non violenza deve assolutamente veicolare tra i banchi di scuola ed essere colonna portante dell’offerta formativa. Lasciarli liberi di esprimersi, rispondere alle loro domande e incoraggiarli ad una giusta analisi sulla tematica della violenza di genere può aiutare la generazione futura a scegliere consapevolmente da che parte stare. A nome degli uomini di oggi, in difesa delle donne del domani”.