DA NAPOLI A “MANHATTAN TRANSFER” Interart con la pittura di Cristoforo Russo al porto turistico di Ostia

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Ostia- le opere del pittore Cristoforo Russo di Torre del Greco, saranno gratuitamente visibili dal 9 fino al 15 settembre presso il porto turistico di Roma n° 852 a cura di Daniela Negrelli e Andrea Nassi di Interart. Ad ospitare i visitatori sarà l’omonima galleria nei pressi dell’area espositiva centrale con il vernissage di sabato 10 alle ore 17.00. In concomitanza il sabato 10 stesso e domenica 11 “Eventi della Spiaggetta” con i “Cento pittori” di via Margutta.

“In questo luogo così evocativo della costa tirrenica a due passi da Ostia antica, ci tenevo a chiudere il tour estivo -dichiara Cristoforo Russo-. L’interattività di Manhattan Transfer è tutto questo e non solo: ponte tra il Mediterraneo e l’Oltreoceano, crocevia immaginario di diversi popoli, culture, generazioni, ere, matrici, pensieri ed espressioni. In altre parole una sorta di scambio ferroviario, che sia di New York o di Roma è solo un dettaglio; luogo fisico o figurato capace di unire diversi elementi proprio come nella contaminatio plautina”. Eccezionalmente proprio grazie alla dimensione multimediale e ludica del progetto, il visitatore di ogni età potrà indagare la sfera delle proprie emozioni recondite che tutti noi proviamo fin da piccoli. Per l’occasione nei dipinti esposti l’autore analizza le opere dei grandi Maestri, attraverso il caleidoscopio della commedia dell’arte (Rugantino, Meo Patacca, Pulcinella, Arlecchino, Pantalone) e delle maschere da tutto il mondo (i Supereroi, le maschere asiatiche, africane). Il nome del progetto è un omaggio al Maestro romano Renzo Vespignani e l’omonima mostra di dipinti e disegni eseguiti dal 1988 al 1992, durante un suo soggiorno a New York. Qui traeva spunto da Manhattan Transfer, romanzo di John Dos Passos (1925), preceduto dai musicisti The Manhattan Transfer, gruppo vocale jazz statunitense fondato nel 1969.

L’innovativo progetto, in occasione della personale lo scorso maggio a piazza del Popolo è stato patrocinato dal Consiglio regionale del Lazio e dal municipio di Roma I centro per la critica del Professor Rosario Pinto e le poesie di Ciro Califano; oggi sostenuto dalla Onlus Paolo Salvati ed Interart, in beneficenza per “Mente e Coscienza” (ODV-ETS Associazione di Volontariato per le disabilità). Un evento dell’estate romana per un’onda di comunicazione positiva sul mare di Roma, nella suggestiva location del Porto turistico.

Nel 2018 il celebre Ennio Calabria si dichiarò “impressionato dalla forte capacità di concentrazione di Cristoforo, ma di una concentrazione che sa dissolversi nell’immaginazione dell’indicibilità”.

Ingresso gratuito dal 9 al 15 settembre tutti i giorni dalle 16.00 alle 20.00 (eccetto il lunedì), dal mattino Sabato 10 e Domenica 11 dalle 10.00 alle 20.00.

BIOGRAFIA

Cristoforo Russo, nasce a Torre del Greco (paese vesuviano in provincia di Napoli), il 20 agosto 1978; artista e pittore italiano proveniente dalla scuola del Maestro Vito Esposito (1935-2021). Nel rapporto di alunnato Vito sostiene che “la pittura si fa sulla pittura dei Grandi”. E così Cristoforo studia i paesaggisti tradizionali, elabora uno stile personale, usa una tavolozza calda ed equilibrata. La natura esercita su di lui il potere di smarrire la ragione a favore del sentimento verso i suoi simili, dipinge vibrazioni cromatiche orecchiabili, quella luce, quei toni, quei riflessi, quella figura umana. Giornalista e appassionato di cultura popolare, abbina la formazione teatrale a quella accademica internazionalista, che lo fanno approdare alla pittura nel corso dei suoi lunghi viaggi. Espone in “I colori del mondo” al Centro Culturale Arianna nel 2016 (Scafati), alla mostra “VibrAzioni” Festival di Arte nel 2017 (Furore), alla 2°rassegna di arte contemporanea al Museo Civico (Striano), vincitore nel 2019 del premio “New York 2019” (Lecce), in “Innamorati della Cultura” a cura dell’Accademia Castrimeniense al Museo Civico “Mastroianni” 2019 (Marino), la prima personale “Autunno Russo” presso la Biblioteca Moroni 2019 (Porto Recanati), per “Castello in Arte” presso il Palazzo Baronale nel 2019 (Torre del Greco), Concorso nazionale di pittura “Dantebus bazart” nel 2020 (Milano), Campo dei Fiori per “Emozioni Libere” con Karen Thomas curata dalla galleria “Arte in Regola” nel 2020 (Roma), con Rocco Valente personale “Diritto al Colore” presso il Palazzo Comunale nel 2021 (Nola), partecipa a “Pigmenti” presso il Museo Antonacci nel 2021 (Albano), selezionato per la Biennale di arte contemporanea nel 2021 presso il Bastione San Giacomo (Brindisi), espone il progetto “Manhattan Transfer” per la 115ª Mostra Cento Pittori via Margutta nel 2021(Roma), menzione d’onore per “Antonello da Messina” dell’Accademia Internazionale “Il Convivio” nel 2200 (Catania), espone al museo della Scuola Grande di San Teodoro nel 2022 (Venezia- San Marco), pubblicato sull’Agenda 2022 “Onyricon la pittura sogna” al Palazzo comunale Rospigliosi (Zagarolo) con Benaglia, Calabria, Kokocinski, Borghese e Fortunato, illustra copertine per Graus Edizioni ed ESA. Espone nel 2022 la personale “Manhattan Transfer” presso la “Galleria dei Miracoli” in Roma piazza del Popolo, con la critica del Professor Rosario Pinto ed in collaborazione di “Paolo Salvati Onlus’’.

Le sue opere sono in possesso di alcune collezioni private, musei, ambasciate e sedi istituzionali in Europa, Africa e Stati Uniti. Tra gli artisti ospiti dei Cento Pittori via Margutta, dal 2021 aderisce al “gruppo d’arte Purificato” diretto da Giuseppe Purificato e Francesco Zero in Prati-Roma ed è pubblicato sull’Enciclopedia d’Arte Italiana, l’Archivio della Galleria Nazionale e su Getty Vocabulary, USA. Nel 2021 pubblica il catalogo “Controvento” a cura di Antonio Laghezza e nel 2022 “Manhattan Transfer” a cura di Rosario Pinto e le poesie di Ciro Califano.

Cristoforo inizia il suo processo creativo tra i suoi supporti, schizzi, studi, ricerche, letture, mostre ed esperienze. Ama i Maestri del passato che spesso incontra prima nei musei, nei racconti e poi nei mercatini. Ne acquista i cataloghi e le riproduzioni in attesa della visione: è urgente per l’autore a questo punto recuperare l’oggetto (che ha apparentemente esautorato il suo originario compito) e teatralizzare la scena con una narrazione fantastica del tutto personale. Fonte di ispirazione Dario Fo che si autodefiniva “attore dilettante e pittore professionista”; allo stesso modo il disegno di Federico Fellini esperienza essenziale e funzionale alla sceneggiatura dei suoi film; infine le cartoline ritoccate a scopi satirici di Willi Baumeister.

Cristoforo Russo nel proprio approccio all’Arte ama ricordare le parole di Italo Calvino: “Prendete la vita con leggerezza, che leggerezza non è superficialità, ma planare sulle cose dall’alto, non avere macigni sul cuore” (“Lezioni americane” 1988).

Dicono di Manhattan Transfer:

Cristoforo Russo, artista originario di Torre del Greco, presenta una iniziativa espositiva, dal titolo “Manhattan Transfer”, che, al di la dei richiami alla cultura d’oltreoceano, intende farsi sperimentazione di logiche comunicative, capaci di scavalcare i limiti convenzionali delle partimenzioni “classiche” di pittura, scultura, poesia ecc. Senza far ricorso ad interventi pretestuosamente originali, Cristoforo Russo fornisce una rimodellazione dei linguaggi, integrando la bidimensionalità pittorica con la volumetria spaziale, fino ad ipotizzare un rimescolamento dei generi, con l’impiego di una ibridazione produttiva che si traduce in una proposta di ricomposizione degli specifici normativi che presiedono l’intervento creativo dei singoli capi d’opera.

In questa operazione dai confini molto larghi, l’artista ha inteso svolgere un impegno di prudente regia, ottenendo alla sua impresa il risultato di proporsi come capacità di creare le condizioni ottimali per un coinvolgimento attivo del fruitore che viene implicato nella trama sottile, m non intellettualmente insidiosa, che l’artista ha inteso creare.

D’altronde Cristoforo Russo ha ben compreso che l’ancoraggio stretto alla Storia dell’Arte gli avrebbe garantito la tenuta contenutistica ed avrebbe potuto, in aggiunta, assicurare anche una dilatazione di vocazione “concettuale” verso quelle inferenze “citazionistiche”, cui era necessario assicurare una leggibilità quasi neoduchampiana, piuttosto che la riconoscibilità di una vocazione di “deriva” postmoderna. Osserveremo infine che si rende possibile giudicare l’impresa del Nostro, comunque di caratura “espressionistica”, come un riuscito sforzo di suggerire per una proposta di intervento multidisciplinare una opportunità di lettura unitaria e compatta efficacemente risolta in una organica “reductio ad unum” delle sue parti”. (da il Roma di Giugno 2022 Rosario Pinto)

“I dipinti di Manhattan Transfer sono una liturgia cromatica che, attraverso le forme arcaiche delle maschere, cela il desiderio di incontrare gli opposti, dolore e gioia, coraggio ed esitazione, in un labirinto mentale e artistico che aprono le stanze astratte dell’anima e che fanno del pittore Cristoforo Russo un modello contemporaneo di cultura e di intensa narrativa estetica” (Paolo Priore 2022).

“Quella di Cristoforo è sicuramente una pittura capace di attenuare la rabbia e il dolore, ma anche di generare empatia e trasmettere amore. Il nostro artista mette insieme maschere classiche e personaggi moderni per tentare una pacifica convivenza tra la nostalgia del passato e le sfide del presente, ma soprattutto per dipingere se stesso che, abbracciando suo figlio, sogna un mondo desideroso di Bellezza. (Vito Cirillo 2022)

I nostri percorsi intrecciano e scambiano i binari di questo connubio attraverso una sorta di “spettro artistico”: la capacità e l’urgenza di elaborare emozioni, sentimenti e quanto di più umano si possa esprimere, attraverso parole, colori, note o suoni (Ciro Califano 2022)

La Pittura di Cristoforo lascia intravedere colori dell’avanguardia dei Fauves abbinato al genio di Michelangelo Pistoletto e la sua “Venere degli stracci”. O ancora mi lascia pensare alle simbologie ironiche dei contemporanei Angelo Accardi e di Piergiuseppe Pesce (Cristoforo Palomba 2022).

Note del pittore:

“Il processo creativo inizia tra i miei supporti, schizzi, studi, ricerche, letture, mostre ed esperienze. Amo i Maestri del passato che spesso incontro prima nei musei, nei racconti e poi nei mercatini. E’ il caso a regolarne la sequenza. A volte colori e idee rimangono lì fermi mesi, poi arriva la visione e l’esigenza di teatralizzare la scena. Una narrazione fantastica e ben venga POP se si intende a favore del popolo, di lettura intuitiva e popolare fruizione.

Da sempre la maschera aiuta a celarsi e ribaltare i ruoli: il servo diventa padrone, l’uomo si traveste in donna e viceversa, uniforma ed omologa in alcuni casi. Oggi la società ha abbandonato la maschera perché scomoda? Io direi piuttosto l’ha sostituita. La maschera è data dallo schermo del telefonino e le mani continuano a digitare sulla tastiera delle emozioni. Cos’è un filtro di “instagram” se non una maschera?

Ricco di contaminatio plautine, riflette esattamente la mia visione dell’arte: circolare (non di certo a tenuta stagna), capace di sommarsi tra generi e attori diversi. Pittura, poesia, musica, scultura, cucina, teatro legano sempre tra loro. Ho mosso ogni passo su questo immaginario crocevia. La casualità…..”

In tale contesto si inserisce “Manhattan Transfer” crocevia, tra popoli, idee, maschere della commedia italiana e maschere da tutto il mondo. Nasce per gioco come esperienza familiare: tentavo di rappresentare il Pulcinella delle mie origini partenopee e mi viene richiesto “Spiderman-Superman-Batman-Catwoman”. Così per necessità ho iniziato a disegnarli; poi è diventato un grande lavoro, il progetto degli anni pandemici. Fino ad arrivare oggi ad essere una vera e propria dimensione in cui si riuniscono poeti, scrittori, musicisti, fotografi, altri pittori. Per me tutto questo è straordinario: la conferma che una relazione buona, il transfer, può esserci. Non possiamo privarci di questa possibilità”.

Cristoforo Russo

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ABSTRACT

In the paintings exhibited for “Manhattan Transfer” and the poems by Ciro Califano, Cristoforo Russo welcomes the electromagnetic interaction of the works of the great masters, through the comedy of the Italian mask (Rugantino, Meo Patacca, Pulcinella, Harlequin), masks from all over the world and super heroes. They meet in the global dimension, embodying a
unique experience of an encounter between two cultures, so distant, but equally so close, and influential on each other. The name of the project is in homage to the Roman master Renzo Vespignani and the homonymous exhibition of paintings and drawings executed from 1988 to 1992, during his stay in New York. Here he drew inspiration from Manhattan Transfer, a novel by John Dos Passos, published for the first time in 1925, and in Italy in 1932 by Corbaccio with the title New York. The musicians “The Manhattan Transfer”, an American jazz vocal group founded in 1969 by Tim Hauser and Laurel Massé, will feed on this reading. “The playful dimension aims to investigate the sphere of emotions that we all feel from an early age; – the painter Cristoforo Russo confesses to us – our attempt is to experience these days the Eternal City full integrated in the contemporary world”.

Artist card:

Cristoforo Russo, was born in Torre del Greco (a Vesuvian town in the province of Naples), on 20 August 1978; Italian artist and painter from the school of Maestro Vito Esposito (1935-2021). Cristoforo studies traditional landscape architects, elaborates a personal style, uses a warm and balanced palette. Nature exercises on him the power to lose reason in favor of the feeling towards his fellow men, he paints catchy chromatic vibrations, that light, those tones, those reflections, that human figure. Journalist and lover of popular culture, he combines theatrical training with internationalist academic training, which lead him to paint during his long travels. He exhibited in “The colors of the world” at the Arianna Cultural Center in 2016 (Scafati), at the “VibrAzioni” Art Festival exhibition in 2017-Furore-, at the 2nd contemporary art exhibition at the Civic Museum (Striano), winner in 2019 of the “New York 2019” award (Lecce), in “In love with Culture” by manhattan transfer
the Castrimeniense Academy at the “Mastroianni” 2019 (Marino) Civic Museum, the first solo exhibition “Russian Autumn” at the Moroni Library 2019 (Porto Recanati), for “Castello in Arte” at the Baronial Palace in 2019 (Torre del Greco), National painting competition “Dantebus bazart” in 2020 -Milan-, Campo dei Fiori for “Free Emotions” with Karen Thomas curated by the gallery “Arte in Regola “ in 2020 (Rome), with Rocco Valente in “Right to Color “at the Town Hall in 2021 (Nola),participates in “Pigmenti” at the Antonacci Museum in 2021 (Albano), selected for the Biennale of contemporary art in 2021 at the Bastione San Giacomo (Brindisi), exhibited the “Manhattan Transfer” project for the 115th Exhibition of One Hundred Painters via Margutta in 2021 (Rome), published in the 2022 Agenda “Onyricon la painting dreams” at the Rospigliosi Town Hall with Benaglia, Calabria, Kokocinski, Borghese and Fortunato Zagarolo- (Rome) and illustrated covers for Graus Edizioni and ESA. His works are in possession of some private collections, museums, embassies and institutional offices in Europe, Africa and the United States. Among the guest artists of the Hundred Painters via Margutta; since 2021 he has joined the “Purified art group” directed by Giuseppe Purificato and Francesco Zero in Prati (Rome) and is published in the Italian Art Encyclopedia and the National Gallery Archive.

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SINTESIS

En las pinturas expuestas para “Manhattan Transfer” en Roma 2022, Cristoforo Russo acoge la fusión de la pintura clásica y la era moderna a través de la comedia de las máscaras italianas

como Rugantino, Meo Patacca, Pulcinella, Arlecchino; pero también máscaras de todo el mundo y superhéroes. Se encuentran en la dimensión global, encarnando una experiencia única de

encuentro entre dos culturas, tan lejanas pero igualmente tan cercanas e influyentes entre sí. El nombre del proyecto es un homenaje al maestro romano Renzo Vespignani y la exposición homónima de pinturas y dibujos ejecutado de 1988 a 1992, durante su estancia en Nueva York. Aquí él se inspiró en Manhattan Transfer, una novela de John Dos Passos, publicado por primera

vez en 1925, y en Italia en 1932 de Corbaccio con el título New York. Los músicos “The Manhattan Transfer”, grupo vocal de jazz estadounidense fundado en 1969 de Tim Hauser y Laurel Massé,

se alimentará de esta lectura. “Los dimensión lúdica tiene como objetivo investigar la esfera de las emociones que todos sentimos desde temprana edad; – el pintor Cristoforo Russo nos confiesa- con este proyecto pretendemos compartir con los visitantes la experiencia de la fusión del arte, en la Ciudad Eterna”.

Tarjeta de artista:

Cristoforo Russo, nació en Torre del Greco (pueblo vesubiano en la provincia de Nápoles), el 20 de agosto de 1978; artista italiano y pintor de la escuela del maestro Vito Esposito (1935-2021).

Cristoforo estudia arquitectos paisajistas tradicionales, elabora un estilo personal, utiliza una paleta cálida y equilibrada. La naturaleza ejerce sobre él el poder de perder la razón en favor del

sentimiento. Periodista y amante de la cultura popular, compagina la formación teatral con formación académica internacionalista, que lo llevan a pintar durante sus largos viajes.

RESUMÈ

Dans les peintures exposées pour “Manhattan Transfer” à Rome 2022, Cristoforo Russo embrasse la fusion de la peinture classique et de l’ère moderne à travers la comédie de masques italiens

comme Rugantino, Meo Patacca, Pulcinella, Arlecchino; mais aussi des masques du monde entier et super-héros. On les retrouve dans la dimension globale, incarnant une expérience unique de rencontre entre deux cultures si éloignées mais également si proches et influentes l’une de l’autre. Le nom de cet projet est un hommage au maître romain Renzo Vespignani et l’exposition omonyme des peintures et des dessins exécuté de 1988 à 1992, lors de son séjour à New York. Ici,Vespignani a été inspiré par Manhattan Transfer, un roman de John Dos Passos, publié pour la première fois en 1925, et en Italie en 1932 Corbaccio sous le titre New York. Les musiciens « The Manhattan Transfer », groupe vocal de jazz américain fondé en 1969 de Tim Hauser et Laurel Massé, se nourrira de cette lecture. “Le la dimension ludique vise à explorer la sphère des motions que nous ressentons tous dès le plus jeune âge; – le peintre Cristoforo Russo nous avoue-t-il – avec ce projet nous entendons partager avec les visiteurs l’expérience de la fusion de l’art, dans la Ville Éternelle».

Carte d’artiste:

Cristoforo Russo, est né à Torre del Greco (village vésubien dans la province de Naples), le 20 août 1978 ; artiste italien et peintre de l’école du maître Vito Esposito (1935-2021). Cristoforo étudie les paysagistes traditionnels, réalise un style personnel, utilise une palette chaleureuse et équilibrée. La nature exerce sur lui le pouvoir de perdre la raison au profit du sentiment envers ses semblables. Journaliste et amoureux de la culture populaire, il cumule une formation théâtrale avec une formation académique internationaliste, qui l’a amené à peindre lors de ses longs voyages.

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