Casagiove. Restituita alla comunità la statua del ‘700 di S. Vincenzo de’ Paoli. Restauro interamente finanziato dalla BCC Terra di Lavoro

0 1.118

Si è svolta sabato 9 luglio a Casagiove nel piazzale San Vincenzo de’ Paoli (già piazzale delle Poste), la cerimonia di consegnata alla comunità Casagiovese della statua lignea di S. Vincenzo de’ Paoli, il Santo della Carità o “il Vecchierello” come amano chiamarlo affettuosamente i suoi devoti.

In pregiato legno di Pioppo il restauro ha riportando all’antico splendore la statua ed eliminati i centimetri di stucco che avevano snaturato le fattezze della stessa, sono venuti alla luce alcuni decori risalenti all’epoca Pompeiana che aiutano a collocare la scultura tra la fine del ‘700 ed inizio ‘800.

Il restauro è stato realizzato dal Maestro Restauratore Maurizio Andreozzi. I lavori, iniziati nel novembre del 2021, sono terminati con la  riconsegna sabato ai devoti del Santo e sono stati eseguiti sotto l’Alta Sorveglianza della Soprintendenza per i Beni Culturali di Caserta, l’opera è stata interamente finanziata dalla Banca di Credito Cooperativo Terra di Lavoro S. Vincenzo de’ Paoli.

Presenti alla toccante cerimonia, iniziata con la messa presieduta da S.E. Mons. Lucio LemmoVescovo Emerito Ausiliare di Napoli e con la concelebrazione dal Parroco Don Stefano Giaquintodella chiesa di S. Michele Arcangelo in Casagiove dove è allocata la statua. Tante le autorità civili e militari della cittadina presenti: il Sindaco di Casagiove, Ing. Giuseppe Vozza,, il Comandante della stazione dei Carabinieri di Casagiove M.llo Domenico Saviano e i vertici della BCC Terra di Lavoro S. Vincenzo de’ Paoli, con il Presidente Roberto Ricciardi, il Vice Presidente Alessandro Della Valle, la consigliera Carmela Ferraro, oltre alla rappresentanza del Collegio Sindacale, nella persona del sindaco effettivo Pina Munno. Tanti i scoi e gli impiegati della BCC Terra di Lavoro presenti che non hanno voluto mancare a questo appuntamento toccante.

L’opera anonima, ma di notevole pregio artistico è datata come dicevamo tra la fine del ‘700 e i primi dell’800. Nel corso degli anni ha subito molteplici restauri, uno dei primi si è avuto nel 1979 sempre ad opera della BCC Terra di Lavoro, allora Cassa Rurale ed Artigiana che anche in quell’occasione fece eseguire un restauro completo, ma l’intervento che subì successivamente e senza nessuna tutela, ha probabilmente arrecato più danni che benefici.

“L’emozione è forte e duplice – sottolinea il Presidente della BCC Terra di Lavoro Roberto Ricciardi – rivedere oggi in tutta la sua bellezza la statua di S. Vincenzo de’ Paoli, al quale l’Istituzione che mi pregio di guidare ha voluto dedicare la sua denominazione per affermare il forte legame con esso mi riempie il cuore di gioia, poi – continua Ricciardi – vedere il piazzale gremito, dopo quasi tre anni e tutte queste persone qui per il nostro Santo, ci fa capire quanto sia importante per noi ma soprattutto per la cittadinanza questo restauro ed il valore che danno alla statua di S. Vincenzo de’ Paoli. Rientra tra le missioni della Banche di Credito Cooperativo – conclude il Presidente Ricciardi, – la vicinanza al territorio, alle sue comunità, alle sue tradizioni alimentandone il senso di appartenenza ed elevandone lo spessore culturale oltre che economico e sociale”.

Visibilmente emozionato il Parroco Don Stefano Giaquinto e profondamente commosso dalla numerosa e orante partecipazione del popolo Santo di Dio alla vista della statua del “Vecchiariello” ritornata all’antico splendore, da casagiovese doc non ha potuto trattenere sentimenti di autentica gioia e soddisfazione.

“Voglio ricordare che S. Vincenzo de’ Paoli è comunemente riconosciuto come il Santo dei Poveri – mette in evidenza Don Stefano Giaquinto – e nella sua devozione la comunità casagiovese sta crescendo facendo sempre suoi i dettami dell’accoglienza e della carità Cristiana, proprio come quelle delle Figlie della Carità o Vincenziane”.

Anche il collegamento video della piazza gremita con MEAN (Movimento europeo di azione non violenta) dal Municipio di Kiew e con tante altre piazze non solo italiane hanno rappresentato la vicinanza e l’affetto al popolo Ucraino per le tante sofferenze patite a causa del noto conflitto in corso, affidando al Santo dei poveri la fine di tutti i conflitti che assillano l’umanità.

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

Ho letto e accetto Privacy Policy

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.