Festa dell’educazione alimentare, alunni campani premiati a Roma

Oltre 400 bambini, presenti scuole di Avellino, Caserta, Napoli e Salerno

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Una giornata all’insegna dell’educazione alimentare e della pace nel parco di Villa Celimontana a Roma, organizzata dalle donne della Coldiretti a Roma, che ha visto protagonisti i bambini provenienti da tutta Italia. La Campania presente con la partecipazione di una nutrita delegazione di circa 400 alunni. Le scuole coinvolte sono state l’Istituto comprensivo Iannaccone di Lioni e Teora (Avellino), l’Istituto comprensivo Statale di Ailano e l’Istituto Scolastico Paritario Padre Giovanni Semeria di Sparanise (Caserta), l’International School of Lago Patria di Giugliano in Campania (Napoli), l’Istituto comprensivo “Don Milani” di Giffoni Valle Piana (Salerno). Ha ritirato il premio per gli alunni campani il piccolo Hu Luyi delle seconda elementare dell’International School of Lago Patria. Ad accoglierli il vicepresidente nazionale di Coldiretti Gennarino Masiello e il direttore regionale Salvatore Loffreda.

I bambini di tutta Italia hanno potuto assistere alla nascita della mozzarella di bufala campana DOP, con la filatura dal vivo curata dal maestro casaro Mimmo La Vecchia, grazie al coinvolgimento del Consorzio di tutela.

Nello studio diffuso in occasione dell’iniziativa si evidenzia la presenza di oltre tremila fattorie didattiche nelle campagne italiane che possono accogliere durante l’estate i bambini per aiutarli a superare lo stress provocato dalla guerra e dalla pandemia con il gioco e la vita all’aria aperta a contatto con la natura. Per promuovere questa opportunità Villa Celimontana è stata trasformata in una maxi fattoria con la presenza di migliaia di alunni da tutta Italia, assieme al presidente della Coldiretti Ettore Prandini. Un appuntamento che dà il via alla stagione dei campi estivi proprio con l’obiettivo di sostenere le famiglie nel tentativo di restituire ai propri figli una serenità – sottolinea Coldiretti – messa a dura prova da restrizioni e lockdown in due anni di Covid ma anche dalle nuove ansie legate al ritorno dell’uso delle armi, con il conflitto in Ucraina.

Non è un caso che oltre quattro italiani su cinque (82%) degli italiani vorrebbe iscrivere i propri figli in una agricolonia, proprio per trascorrere le vacanze estive in pace e sicurezza con attività ricreative ed educative a contatto con la natura nei grandi spazi all’aria aperta, secondo i risultati di un sondaggio on line sul sito www.coldiretti.it.

Si tratta di una realtà che la pandemia ha fatto esplodere – afferma la Coldiretti – insieme al bisogno di libertà e sicurezza degli italiani che vanno alla ricerca di spazi aperti e contatto con la natura. Nelle fattorie didattiche – spiega la Coldiretti – si impara “facendo”, attraverso attività pratiche ed esperienze dirette come seminare, raccogliere, trasformare, manipolare e creare. Le attività proposte dalle aziende sono moltissime, si va dal laboratorio del bio pittore per dipingere con i colori estratti da foglie, fiori e ortaggi a quello dei baby chef dove imparare a cucinare risparmiando fino a quello dei più esperti dove allenare i sensi dell’olfatto, del gusto, del tatto e della vista ed imparare a riconoscere le piante aromatiche o assaporare i diversi tipi di miele.

Una offerta che attraverso il progetto Educazione alla Campagna Amica di Donne Impresa Coldiretti ha coinvolto negli ultimi venti anni circa 10 milioni di bambini, praticamente mezzo milione all’anno, di cui il 70% nella fascia d’età compresa fra i 4 e gli 11 anni, dalla scuola materna alla primaria e il 30% studenti più grandi medie e superiori.

L’obiettivo – precisa la Coldiretti – è quello di formare dei consumatori consapevoli sui principi della sana alimentazione e della stagionalità dei prodotti per valorizzare i fondamenti della dieta mediterranea e ricostruire il legame che unisce i prodotti dell’agricoltura con i cibi consumati ogni giorno.

Le fattorie didattiche di Coldiretti, in collaborazione con gli enti locali e le altre autorità territoriali coinvolte, possono inoltre rappresentare un valido supporto alle politiche di sostegno dei bambini e delle loro famiglie, dando spazi alla didattica innovativa in campagna. Un’opportunità preziosa per integrare i servizi educativi per l’infanzia in una situazione che vede oggi in Italia escluse 3 famiglie su 4 (75%) da questo tipo di possibilità. Per sostenere i genitori di bambini e ragazzi con disabilità intellettiva e autismo ci sono poi fattorie che hanno realizzato – spiega Coldiretti – percorsi di formazione, recupero e apprendimento garantendo opportunità che in molte aree non sarebbe possibile offrire.

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