Dopo piazza Aldo Moro, Racioppoli presenta la lista su TikTok

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RECALE. È stato al mercato, tra sorrisi e strette di mano. Ha “marciato” su via Roma. Ha in agenda un tour nei quartieri; domenica scorsa, ha infiammato piazza Aldo Moro. Ma Angelo Racioppoli, della lista “Insieme per cambiare”, è anche il candidato a sindaco più social della campagna elettorale di Recale. È presente su Facebook, su Instagram e ha un sito personale, con tante notizie sul programma, sui candidati della lista e sulla sua vita. Eppure, è riuscito a sorprendere tutti, decidendo di presentare i dodici candidati al consiglio comunale (Angela Argenziano, Tonia Costantino, Antonietta Dollero, Michele Lasco, Anna Merola, Francesco Ommeniello, Vincenzo Orballo, Beniamino Parolise, Giovanni Perreca, Antonio Russo, Veronica Salzillo e Domenico Todisco) anche su TikTok, piattaforma dalla quale persino i politici nazionali tendono a tenersi alla larga. «Voglio parlare ai giovani – rivela Racioppoli –, l’età media degli iscritti su TikTok è 24 anni, senza imitarli e mostrandomi per quello che sono: un uomo di 44 anni che cerca di vivere con pienezza il suo tempo e che ha deciso di mettersi in gioco, di dare un’alternativa alla sua comunità, fatta anche da ventenni. Per alcuni sono fratelli minori; per altri, figli; per altri ancora, nipoti. Sono cittadini che quando si appassionano alla politica lo fanno sui grandi temi, come, ad esempio, il riscaldamento globale, ma appaiono refrattari, per colpa degli adulti, ai problemi del loro quartiere. Però – aggiunge Racioppoli –, quando non sono in rete, passeggiano, usano i mezzi pubblici, vanno a fare la spesa. E, poiché ho scelto di candidarmi soprattutto per i giovani, ho due figli preadolescenti e sono molto preoccupato per il loro futuro a Recale, ho pensato di provare a stabilire un contatto. Il video di presentazione della lista, in poche ore, ha raggiunto 600 visualizzazioni. Vedremo!». Facebook favorisce la visibilità di un post in base a reazioni e commenti e racchiude in bolle l’esperienza di navigazione. TikTok ha un meccanismo più sofisticato, dovuto a un algoritmo che suggerisce i video non solo sulla base dell’engagement ricevuto, ma in base al tipo di dispositivo, di testi e hashtag, di audio adottati.

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