“Terra mia”, a Napoli per un 21 marzo di memoria, impegno e pace

Anche la comunita' sangiorgese in marcia contro camorre e guerre e in ricordo delle vittime di tutte le mafie.

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San Giorgio a Cremano, 6 aprile 2020 –  XXVII Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Anche la comunità sangiorgese ha preso parte alla manifestazione organizzata da Libera a Napoli. Il Sindaco Giorgio Zinno, gli assessori e i consiglieri comunali, con la consolidata compattezza che caratterizza l’impegno sociale dell’amministrazione, è partita dal municipio di San Giorgio a Cremano  verso il capoluogo , quindi ha marciato con migliaia di persone provenienti da tutta Italia fino a Piazza del Plebiscito dove ha incontrato gli studenti dell’Istituto Rocco Scotellaro e del Liceo Urbani, accompagnati dal Presidente del Consiglio comunale Michele Carbone. Insieme hanno ascoltato la lettura dei 1055 nomi di magistrati, uomini e donne delle forze dell’ordine, bambini, preti, giornalisti, sindacalisti che hanno perso la vita per la giustizia. Tutti vittime innocenti della criminalità organizzata; tutti nostri fratelli e sorelle, uccisi dalla violenza mafiosa.

“I loro nomi e il loro operato sono memoria viva – ha detto Zinno. Il sacrificio e il forte impegno che hanno messo al servizio degli altri per combattere criminalità e soprusi non possono e non devono essere ricordati solo oggi. Abbiamo il dovere  e la responsabilità di non fermarci solo a celebrare il passato ma di trasmetterlo alle nuove generazioni ogni giorno, affinchè la morte di uomini e donne innocenti e il dramma vissuto dalle loro famiglie e dalle loro comunità non sia vano, ma resti impresso nelle nostre coscienze in maniera perenne”.

Davanti alle parole dure di Don Luigi Ciotti  pronunciate nei confronti di tutti coloro che vivono nell’ illegalità, il Sindaco ha condiviso la consapevolezza che non vi è differenza tra i piccoli atteggiamenti quotidiani ai grandi sistemi mafiosi. “La criminalità ha tanti volti – ha ribadito – e tutti noi abbiamo la responsabilità di agire per combatterla e non sentirci complici”.

L’unità delle istituzioni e la condivisione con gli studenti ha incarnato proprio questo obiettivo: combattere la violenza attraverso l’educazione e il dialogo alla giustizia, alla tolleranza e all’integrazione.  A testimonianza di questa convinzione, dal balcone del municipio in piazza Carlo Di Borbone è stato esposto uno striscione con il messaggio “La Mafia uccide. Il silenzio pure”. Infine, un pensiero inevitabilmente è andato anche al conflitto in Ucraina, la cui fine sembra ancora lontana e complessa. “Le mafie e le guerre infatti hanno la stessa radice – ha concluso Zinno –  quella della violenza ed entrambe portano solo dolore e distruzione. Non stiamo a guardare.  Agiamo e facciamo sentire la nostra voce”.

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