Casagiove ricorda il Caporal Maggiore Gerardo Antonucci caduto in Bosnia 26 anni fa

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“La pace è un sogno può diventare realtà … ma per costruirla bisogna essere capaci di sognare”, così diceva Nelson Mandela.

Era il 24 gennaio 1996 che il Caporal Maggiore Gerardo Andrea Antonucci, figlio casagiovese, medaglia d’oro al valore, in missione di pace nella Bosnia Herzegovina, cadeva nell’adempimento del dovere a seguito di un tragico incidente.

Così ricorda l’episodio il sito web congedatifolgore.

Quel 24 gennaio 1996 il Caporal Maggiore Antonucci in ferma breve (VFB) era giunto nella martoriata Serajevo unitamente ai suoi commilitoni dell’allora Battaglione logistico inquadrato nella Brigata Bersaglieri “Garibaldi”, pronto a fornire il proprio contributo per il ristabilimento della pace e della legalità. La bosnia era ancora un immenso campo di battaglia, ovunque dominavano rovine e resti di una guerra fratricida. Era la prima missione per il giovane Antonucci poco più che ventenne ed era anche la prima missione che vedeva l’Italia impegnata con un nutrito contingente di pace. La situazione locale non era semplice da controllare i serbi avevano minato o “trappolato” ogni luogo e ogni casa prima di abbandonarli, i croati, dall’altro canto, avevano fatto altrettanto nelle zone da loro controllate. La sera del 24 gennaio alcuni soldati portoghesi, sotto il comando italiano, avevano trovato e portato negli alloggiamenti della base di Serajevo una bomba a frammentazione ritenuta inerte. Una tragica fatalità come fu definita dallo Stato Maggiore della Difesa italiano e l’ordigno esplodeva tra i militari uccidendo il Caporal Maggiore Antonucci e du sottufficiali portoghesi, provocando numerosi feriti fra italiani e portoghesi, alcuni anche in modo grave.

Riportiamo uno stralcio della motivazione dell’onorificenza della Medaglia d’oro al valore dell’Esercito, concessagli dal Presidente della Repubblica: “Caporal maggiore del Corpo automobilistico in possesso di eccellenti qualità morali e di carattere ha svolto il proprio incarico con passione autentica, serietà di intenti, consapevolezza del proprio ruolo e spiccata iniziativa. Sempre disponibile si è rivelato graduato intelligente e capace nettamente emergente fra i pari grado.”

Per non dimenticare l’Amministrazione comunale vuole ricordare il ventiseiesimo anniversario della morte di Gerardo Antonucci con una serie di celebrazioni nella giornata di domani domenica 23 gennaio:

Alle 9:30 è prevista la deposizione di una corona di alloro sulla tomba del Caporal Maggiore;

Alle 10:30 Santa Messa nella Chiesa di San Michele Arcangelo presieduta da don Stefano Giaquinto;

A seguire, dedicato a Gerardo, sarà piantumato un ulivo della pace presso gli orti sociali del Vanvitelli.

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